"Ti anticipo che io di sicuro piangerò alla recita. So che canteranno 'A te' di Jovanotti quindi di sicuro mi commuoverò".
"(Sai la novità...) OK, prendo un paio fazzoletti in più".
Ci avviamo al teatro dell'oratorio per la recita di Natale preparata dai bambini della scuola materna della principessa.
Siamo entrambi un pò nervosi perchè sappiamo che la nostra principessa lo è a sua volta.
Quest'anno è l'anno per eccellenza della recita di Natale.
Il primo anno la saltò perchè era ammalata, l'anno scorso era presente ma con un pò di febbre che la notte successiva si tramutò in febbrona (genitori sciagurati!!!), quest'anno tutto sembra girare per il verso giusto.
Arriviamo in teatro con 15 minuti circa di anticipo e già lo troviamo stipato quasi in ogni ordine di posti.
Ci piazziamo nella metà alta del teatro, per ritrovarci davanti dopo qualche minuto la schiena del regista che riprenderà lo spettacolo, piazzatosi col suo treppiedi a coprirci parte della prospettiva.
Vabbè, è destino che ogni anno ci sia qualcosa che non vada bene al 100%.
Si abbassano le luci e lo spettacolo ha inizio.
Il sipario si apre mostrandoci un Babbo Natale che dorme ed un gruppo di folletti che ai suoi piedi apre le letterine spedite dai bambini di tutto il mondo.
La nostra principessa recita la sua prima battuta, annunciando ai suoi compari folletti che lei ha trovato una letterina diversa da tutte le altre.
La prima battuta è un poco spezzata dall'emozione, la seconda invece va dritta al bersaglio come una freccia scagliata con maestria olimpionica.
Lo spettacolo scorre via piacevole riscaldato dagli appassionati applausi di genitori, nonni, zii, amici, benefattori e conoscenti.
I bambini sono candidi, le battute riflettono la loro semplice innocenza di piccoli attori chiamati alla ribalta di un giorno per la gioia degli occhi luccicanti delle loro mamme e delle loro nonne.
Diverse mani salutano i cari mano a mano che vengono individuati in platea.
Le gemelline seguono attentamente ogni secondo, non si perdono una battuta.
Chiara addirittura si spella le mani con diversi applausi e lancia qualche gridolino che diverte la platea più vicina.
Insomma, un bel pomeriggio per tutti, bambini in primis.
Nel finale c'è stata la graditissima entrata in scena di un Babbo Natale dal fortissimo accento bergamasco che ha regalato degli spiedini di dolci a tutti i piccoli attori ed attrici.
Bravissimi loro, brave le maestre che li hanno preparati, incoraggiati, seguiti con tanto amore e tanta pazienza durante le prove, bravi gli organizzatori di questa bellissima giornata.
Un bel pomeriggio farcito di serenità e allegria.
PS = Domanda della principessa durante il ritorno a casa: "Papà, ma secondo te quel Babbo Natale là era quello vero?".
"Dipende da te: se tu pensi che fosse quello vero, allora era proprio così".
Non mi è sembrata molto convinta, secondo me l'inflessione bergamasca l'ha fregato.
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8 anni fa
5 commenti:
ahhh, ma quant'è bellina con il costume da folletto! complimenti alla piccola attrice...
Mamma mia, che emozione... Grazie Luca per queste foto.
Mi sembra di essere stata presente in qualche modo. Troppo dolce Chiara che batte le mani. :)
Noi di solito diciamo che sono aiutanti di Babbo Natale, che quello vero arriva solo il 25 notte.
Complimenti alla piccola attrice e alle piccole spettatrici.
Mamma mia quante lacrime anch'io a vedere il mio topino sul palco!!!!! è la terza volta ma mi commuovo sempre, sono tenerissimi e molto spontanei pensa che il mio mentre si annunciava la nascita di Gesù nella capanna, si stava spintonando con un altro per un fiocco di neve di polestirolo (erano due pecorelle un pò poco mansuete...), solo un attimo poi è filato tutto liscio............DA OSCAR !!!!!!!VIVA IL NATALE DEI BAMBINI!!!!!!!
Roby
Babbo Natale è poliglotta e parla con gli accenti del mondo!!! ;-)
Bella questa cronaca della recita e le foto, benchè "mascherat" rendono bene l'atmosfera . . . :-)
Mi ricordo quando alle elementari recitavo a scuola, mia sorella, piccola di un paio d'anni, come mi vedeva mi indicava e a voce bella alta diceva il mio nome ai vicini, io, sul palco, perdevo regolarmente la battuta! ;-)))
Ciao, R
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