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mercoledì 17 luglio 2013

L'acqua naturale ed il thè per i bambini

Quando le 2 principesse erano piccole - non che adesso siano grandi... ma si sa, loro non si sentono più piccine! - volevamo essere sicuri di scegliere per loro un'acqua che fosse leggera, digeribile, delicata, nutriente, in un'unica parola sana e sicura per la loro alimentazione quotidiana.

Dopo diverse indagini internettare e dietro anche qualche consiglio di alcuni amici scegliemmo l'Acqua Sant'Anna.

Un esperienza molto positiva tanto che la si beveva anche il sottoscritto e la dolcemetà, un acqua naturale buona, di facile reperibilità e nemmeno troppo costosa, apprezzata in toto dalle 2 pupette.

A distanza di tempo siamo ritornati alla carica con Sant'Anna, questa volta provando SanThé Sant’Anna, un thé molto buono realizzato da Sant'Anna con del vero infuso di thé e soprattutto senza utilizzo di coloranti o conservanti, cosa che sicuramente val la pena di sottolineare specialmente quando se ne nutrono dei bambini piccoli (vabbè, le mie non lo sono più!).

Il Thè Sant'Anna lo abbiamo provato al gusto di limone, pesca e thè verde e la prova è riuscita con pienissimi voti.
E' piaciuto alle piccole soprattutto al gusto alla pesca, ma anche al sottoscritto per quel che riguarda il gusto al Thè verde visto che mi piace parecchio questo tipo di thè e ne ho provati di diverse marche, incontrando anche alcune "toppe".
Quello di Sant'Anna è un thè davvero buono, gustoso, una linea pensata e realizzata per i bambini ma che sa farsi apprezzare anche da noi adulti.


Punto di forza di questo thè è quello di essere prodotto con acqua Sant'Anna, e qui ritorniamo al discorso fatto poc'anzi sul valore, la leggerezza, la garanzia che deriva dall'utilizzo di quest'acqua.

L'acqua Sant'Anna sgorga da sorgenti d'alta quota lontane da insediamenti industriali: è quindi un'acqua pura e leggera che tra l'altro è nota sin dall’antichità ai pellegrini che andavano in visita al Santuario di Sant’Anna, protettrice delle mamme.

Ulteriore punto a favore, tornando a parlare di acqua, è il progetto Bio Bottle, ovvero una bottiglia che viene realizzata senza utilizzare petrolio e derivati e che è totalmente naturale, tanto che la si può gettare con i rifiuti organici perché completamente biodegradabile.

Un ulteriore attenzione alla salute che qualifica ancor più Sant'Anna e la sua buonissima acqua, sempre più apprezzata a casa nostra.

venerdì 12 aprile 2013

Solidarietà tra sorelle

La solidarietà tra sorelle esiste e noi ne abbiamo la prova!

A prescindere dalle piccole cose di ogni giorno, le piccole alleanze nei giochi o nel volere tutte insieme ottenere qualcosa di quotidiano (guardare la TV, mangiare cioccolato, ecc...), le allenze tra sorelle che fanno la differenza sono quelle che si verificano quando una delle sorelle ha un problema.

Come per esempio un litigio con una amica, ma non una amica qualsiasi bensì una delle 2-3 amiche del cuore.

A cena la principessa si è sfogata (strano, di solito lo fa solo con la mamma): l'amica la tratta male, la esclude dalle sue attività, le risponde male... insomma, la fa stare male e la fa soffrire come NON dovrebbe accadere tra amiche.

A quel punto scatta il lato solidale delle 2 gemelline: non ascoltarla più, e tu gioca con le altre, e tu non farci caso, e lasciala perdere perchè si comporta male, ecc...

Io osservavo e sotto sotto mi compiacevo del fatto che le 2 piccoline volessero da un lato confortare il loro idolo, la sorella più grande, e dall'altro lato sentirsi parte di problemi che ancora non le toccano e che facevano star male la sorella maggiore. Suggerendole come comportarsi, "dall'alto" della loro esperienza.

Spero di cuore che questa solidarietà tra sorelle faccia frutto e continui negli anni perchè non c'è niente di più prezioso dell'aiuto che può fornire una persona che ti vuol bene.

martedì 26 marzo 2013

Il diploma del coraggio

La diversa personalità delle 2 pupette si evidenzia ogni giorno di più, oggi se ne è avuta ancora la riprova in occasione del richiamo delle vaccinazioni.

Ieri sera erano entrambe un pò nervose all'idea di andare a farsi bucare da un signore in camice bianco; abbiamo spiegato loro che non avrebbero sentito dolore, io ho anche detto che ricordavo quando le avevo fatte io e che non c'era stato alcun dolore.

Sembravano tutte e 2 essersi convinte che quanto raccontavo loro fosse la verità, anche se intuivo che non era così per entrambe, soprattutto per la Sonia.

E infatti la cara Sonia è stata quella che si è mostrata più spaventata quando lei, Chiara e la mamma sono arrivate in ambulatorio.

Alla domanda del medico su chi volesse cominciare, Sonia si è nascosta dietro la mamma e allora la coraggiosa Chiara si è fatta avanti mostrandosi imperturbabile per tutta la durata della procedura.
La dolcemetà mi ha raccontato che non ha fatto una piega, nemmeno quando veniva siringata: una vera e propria roccia, e dire che conoscendola chiunque direbbe che delle 2 è quella più fragile!

Al contrario, quando è arrivato il turno di Sonia c'è stata un pò di ritrosia a sottoporti alla vaccinazione. Dopo qualche rassicurazione il tutto è andato liscio, anche se qualche lacrimuccia è stata trattenuta a malapena. La piccola si è accoccolata sulle spalle della mamma in entrambe le occasioni del buco, e la dolcemetà ha riferito che è sempre stata vicina alla lacrima.

Alla fine della vaccinazione, un bel diploma di Coraggio per entrambe!

Insomma, concludendo si può dire che la più "bambola" delle 2, Chiara, si è mostrata una roccia, mentre la più casinista si è mostrata la più timorosa.

Le apparenze ingannano anche con loro 2!

mercoledì 13 marzo 2013

Evoluzione e miniaturizzazione delle videocamere

L'evoluzione delle videocamere nel corso degli anni ha in un certo senso seguito lo stesso percorso di altri dispositivi elettronici/informatici, come il telefono cellulare (ora smartphone) o il personal computer, riducendo da un lato le proprie dimensioni ed aumentando dall'altro lato le performance e le features messe a disposizione dell'utente.

Si tratta della cosiddetta miniaturizzazione dei dispositivi, che negli anni ha visto le videocamere passare da enormi apparati dal peso di svariati chilogrammi a piccoli dispositivi dal peso di pochi etti che facilmente gestibili con una sola mano, come le Videocamere Handycam®.

Nella seconda metà degli anni '90 partecipai ad un corso di ripresa cinematografica e ricordo ancora che le uscite per perfezionare il lato pratico del corso vedevano l'istruttore del corso maneggiare una enorme videocamera che teneva appoggiata sulla sua spalla, tale era il peso e l'ingombro di questo dispositivo.

Videocamere che ancora registravano su nastro, il quale poi veniva integrato in videocassette che permettevano di rivedere le scene registrate sul proprio videoregistratore di casa.

Dal nostro si è poi passati finalmente al digitale con il formato MiniDV che tanto successo ha avuto e che ha accompagnato la nascita delle prime videocamere dalle misure contenute.

Perchè in effetti, a pensarci bene, le videocamere sono dispositivi "portatori sani di tecnologia di ultima generazione": hanno in un certo senso segnato la via dell'evoluzione verso la tecnologia digitale, verso la riduzione delle dimensioni del dispositivo, verso l'integrazione con altri dispositivi come ad esempio il personal computer, che oggi permette di editar, modificare e creare filmati digitali con pochi click, in maniera decisamente intuitiva ed user-friendly.

Le Videocamere Handycam® sono il presente ed il futuro di questa tecnologia, divenuti oramai apparati tecnologici alla portata di tutti anche grazie a costi decisamente accessibili a tutte le tasche e una facilità d'uso e di gestione che in passato ci si poteva solo sognare.

E voi, avete vissuto anche voi questa evoluzione? Come era la vostra prima videocamera e come è quella attuale?

Videocamere Handycam® - Infographic

Videocamere Handycam®

Articolo sponsorizzato

martedì 5 marzo 2013

Riflessioni sparse di un papà

Passano i giorni, le settimane, i mesi, e le bimbe crescono, crescono, crescono così velocemente che te ne accorgi solo quando ti guardi indietro ammirando una foto di qualche mese prima e ti trovi a scrutare un volto che già non ricordavi più, fisionomie cambiate in maniera magari per altri impercettibili ma per te così significative e marcate.

Crescono e cambia anche il loro modo di approcciarsi al mondo: aumenta la confidenza con la realtà che sta la fuori, col mondo esterno e con le amiche e gli amici della scuola materna.

E crescendo cambiano anche le modalità con le quali entrare in contatto con loro 2, anzi, con loro 3, perchè ci includo anche la più grande, la principessa divenuta oramai quasi una signorina.
Cambia il modo con quale loro ti cercano, ti parlano, interagiscono con te e tu con loro; cambia il senso che danno alle cose, ai tempi, alle esperienze, alle amicizie stesse.
Cambiano anche i loro occhi perchè vedono la realtà in modo diverso da come l'han vista finora, e tutto sommato posso pensare che siano ancora piccole e che il bello del cambiamento debba ancora venire.

Mancano pochi mesi alla fine della scuola materna eppure si scorge in loro uno spirito già nuovo, un modo di vivere questi giorni in modo diverso da come accaduto finora.
La scuola materna non è più il luogo in cui passare la giornata con la maestra e le amiche e gli amici ma un antipasto di quel che verrà, alle scuole primarie, e che già le intriga, le incuriosisce, le attira.

Questi ultimi mesi di scuola materna le vedono già troppo grandi per quei banchi, per quei giochi. Mi sembrano già troppo grandi per quella scuola, mi sembrano già pronte per la scuola elementare, per questo grande salto che chiuderà definitivamente, per loro e anche per noi, l'esperienza con l'asilo, con quel mondo che le ha viste passare da quasi-poppanti a bambine pronte a conoscere il mondo, la storia, l'arte, la cultura.

Ci godiamo, noi e loro, questi ultimi mesi, queste ultime settimane.
Poi, tra qualche anno, ripenseremo a questi anni e ci accorgeremo, nuovamente, quanto saranno cambiate, loro. E anche noi.


lunedì 4 febbraio 2013

Se vieni qui capisci

Le pupette crescono e si avvicina il momento del loro esordio a scuola (di cui voglio parlare in un post dedicato).

Crescono in età ed anche in consapevolezza ed indipendenza, come dimostra l'episodio accaduto qualche sera addietro.

Le bimbe sono appena andate a letto quando la Sonia chiama la mamma dicendole qualcosa che dalla sala, dove stavamo guardando (beatamente) la TV, non si capisce.

Allora la dolcemetà le risponde dicendo: "Sonia, non ho capito, cosa hai detto?".
E Sonia, un pò risentita: "Se vieni qui in stanza, capisci!".

Inutile aggiungere che ci siamo guardati sbigottiti e ci siamo fatti una bella risata, anche perchè risposte di questo tipo ne arrivano sempre di più e sempre più frequentemente.

Le bimbe crescono, non solo in "età saggezza e grazia" ma anche in scaltrezza!

martedì 8 gennaio 2013

Sorelle gemellificatrici. O cognati gemellificatori?

Non è roba di tutti i giorni avere 2 gemelli in famiglia.
Non è altresì roba di tutti i giorni, ma nemmeno di tutte le settimane, i mesi, gli anni, ecc... che 2 sorelle partoriscano entrambe una coppia di gemelli.

Ebbene, da stamattina questo è il caso della dolcemetà e di sua sorella Maria.
A distanza di 5 anni e 11 giorni prima mia moglie poi sua sorella hanno dato alla luce una bella coppia di gemelli: nel nostro caso 2 pupette, nel loro un maschietto ed una femminuccia.

La gioia in famiglia è tanta perchè tutto è andato bene e sia mamma che bimbi stanno bene. Pure papà Mirco, e posso immaginare benissimo cosa gli sta passando per la testa in queste fantastiche ore.

Tra poco si parte per andare a trovarli in ospedale, dove la dolcemetà ha praticamente trascorso l'intera giornata a fianco della sorella.

Quindi, 2 sorelle gemellificatrici.
O 2 cognati gemellificatori?

Mmmmhhhh.... il dilemma è aperto, resta il dato di fatto che 4 nipoti su 5 sono gemelli! E scusate se è poco...