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giovedì 25 febbraio 2010

Come proteggere i bambini dai pericoli di internet

Internet è un mondo virtuale meraviglioso, un posto dove conoscere nuova gente, dove trovare informazioni utili per la propria cultura ed i propri interessi, un'immensa piazza dove trovarsi, dialogare, conoscersi.

Purtroppo non è tutto oro quel che luccica ed internet non fa eccezione.
Leggiamo quasi ogni giorno di "mostri" che tendono tranelli ai più indifesi, i bambini, e poi li usano, li plagiano, li convincono a fare scelte sbagliate e quando li incontrano dal vivo usano loro violenza.

Proprio per difendere i bambini, i più deboli ed indifesi nel mondo virtuale di internet, il MOIGE ha stilato una lista di 10 consigli da seguire con attenzione per proteggere i propri figli dai pericoli della rete.

Li trovate pubblicati sul portale dei Bambini a Bergamo, per comodità li riporto anche qui.
Seguiamoli tutti con attenzione.

1. Educare a non fornire mai informazioni riservate, come il nome, indirizzo, numero di telefono e le preferenze d’acquisto. Proteggere le password dei bambini usando parole generiche, assicurandosi che non usino nickname che rivelino delle informazioni personali come il cognome, l’età o il sesso.

2. Educare i ragazzi a non parlare con gli sconosciuti, ad interrompere le conversazioni in cui vengono fatte domande imbarazzanti e a raccontare l’accaduto ad un adulto.

3. Non posizionare il computer nella stanza dei ragazzi, ma in una zona di passaggio così che il genitore possa controllare con frequenza e facilità le attività on line del figlio.

4. Comunicare con i bambini, spiegando loro con chiarezza, ma senza terrorizzarli, quali sono i contenuti della rete per loro inappropriati e/o diseducativi, incoraggiandoli a confidarsi quando incontrano testi o immagini che li mettono a disagio.

5. Conoscere le loro abitudini di navigazione, monitorando le attività svolte online, compresi instant messaging, download di musica e giochi online.

6. Dotare il PC di adeguati sistemi di sicurezza (firewall, antivirus, etc) in grado di contrastare qualsiasi minaccia in tempo reale e di agire anche preventivamente. Adottare soluzioni di protezione che consentano di predefinire i percorsi di navigazione dei ragazzi e di bloccare l’accesso a pagine Web con contenuti e immagini inappropriati alla visione dei minori e segnalare siti tematici di maggior interesse.

7. Installare filtri antispam che rilevano e filtrano i messaggi di spam.

8. Impostare funzionalità di controllo sull’accesso a servizi interattivi come newsgroup, chat room, forum, instant messaging, bacheche elettroniche dove i ragazzi potrebbero avviare conversazioni su temi inappropriati con degli sconosciuti.

9. Non permettere l’uso di programmi P2P di condivisione file per scaricare illegalmente musica e film. Insegnare a rispettare i diritti altrui, anche se sono immateriali come il diritto d’autore.

10. Non permettere l’acquisto online senza la guida dei genitori e impostare misure di sicurezza che inibiscano le connessioni non protette con negozi on-line.

domenica 21 febbraio 2010

Cartolina dal lazzaretto

Oggi fuori era una giornata bellissima, come ieri per la verità: cielo terso e tanto sole, un'assaggio di primavera niente male.
In macchina sono salito sulle colline che circondano il nostro paesello e la vista che si è aperta davanti ai miei occhi era da pelle d'oca: la pianura brillava dei suoi freddi colori tardo-invernali, ma si mostrava senza remote in tutta la sua bellezza.

Purtroppo quello è stato l'unico momento dell'intero week-end passato all'aria aperta, se si tralascia la visita mattutina alla guardia medica con la principessa.
Tutto il tempo è volato tra le mura del lazzaretto, tra tossi, starnuti, muco a volontà, febbre, antibiotico e sciroppi.

Domani si apre una settimana che si preannuncia pregna di appuntamenti interessanti: visto che le 4 donne di casa sono tutte state colpite dal virus influenzale, spero di continuare a tener duro perchè non voglio fermarmi proprio ora.
Virus permettendo, naturalmente...

venerdì 19 febbraio 2010

La prima pagella

Le prime volte dei primogeniti sono anche le prime volte dei loro genitori, ANZI, forse sono più le prime volte dei genitori che dei primogeniti.

E ieri ce n'è stata un'altra, di prima volta, per noi: quella della prima pagella scolastica.

La consegna della pagella era prevista dalle ore 17:30 alle ore 19:00 presso il plesso scolastico, ed essendo la dolcemetà di turno il pomeriggio toccava a me andare a ritirare la pagellina della principessa.
In alternativa avrei potuto chiedere alla cognata... COSAAAAA??? Ma scherziamo?!?!?!?! :)

Volevo assolutamente andarci IO!!!

Sono uscito con anticipo dall'ufficio, alle 17:45, ho fatto un pit-stop degno di una Ferrari di F1 per fare il pieno di benzina e poi viaaaaaa... quasi 50km fatti ad un ritmo decisamente sostenuto per arrivare in tempo a scuola, alla consegna della pagella.

Sono arrivato alle 18:30 circa e per strada pensavo tra me e me che sarei stato l'ultimo, che avrei trovato la bidella stravaccata sulla sedia in annoiata attesa degli ultimi ritardatari, che forse addirittura avrei trovato la scuola chiusa perchè gli altri genitori si erano fiondati a ritirare la pagella alle 17:30 in punto.

Beh, arrivo a scuola e trovo tutti i parcheggi occupati e la scuola ancora illuminata.
Quindi, la scuola NON è chiusa, qualcuno c'è ancora.
Magari solo la bidella perchè le insegnanti se ne sono già andate, essendo io l'ultimo rimasto.

Entro e... trovo una fila di 8-genitori-8 in attesa!!! Praticamente metà classe!

Per farla breve, la pagella l'ho avuta alle ore 20!!!

Ma... l'attesa è valsa la soddisfazione che ho avuto nel leggere i bei giudizi ed i bei voti ottenuti dalla principessa.
La scuola le piace e ci va volentieri, e questa secondo me è la cosa più importante a questa età, al di là dei voti più o meno alti che un bambino di 6 anni possa ottenere.
Se penso a come ho vissuto io la prima classe elementare all'epoca, mia figlia è un'agnellino al confronto!!!

Siamo stati davvero contenti, anzi no, diciamo soddisfatti di quello che le insegnanti hanno scritto: la principessa dimostra interesse, segue con attenzione, si esprime bene e dimostra di essersi calata ottimamente nella realtà della scuola.

Il percorso è solo all'inizio, la strada davanti è lunghissima e non mancheranno le difficoltà, le prove, le cadute, le sbandate, gli scoramenti, magari anche qualche insuccesso, però... questa è la vita, e la scuola ne è la metafora pratica.

Forza principessa, continua così che vai forte, siamo fieri di te!!!

SomewhereCity e GiveAway del Mercatinodeipiccoli.com

Mai sentito parlare di SomewhereCity e dei suoi simpatici abitanti?

Io no fino ad oggi, poi ho visto il post su Mercatinodeipiccoli.com e... ho deciso di partecipare a questo simpatico GiveAway e di far conoscere questi simpatici personaggi.

Si tratta di una nuova linea di giocattoli non ancora presente sul mercato italiano, una linea che scaturisce dalla collaborazione tra il MoMA di New York e Goran Lelas.
I pupazzi di SomewhereCity sono prodotti in 2 versioni: una in plastica ed una in stoffa, adatti ai bambini.

Se volete maggiori informazioni vi consiglio di visitate il sito del Mercatinodeipiccoli.com, vedrete che carini che sono!

mercoledì 17 febbraio 2010

Jimenez fa tripletta!

Lui, Jimenez, è un giocatore di calcio sudamericano, una promessa non ancora completamente esplosa, nonostante qualche buona stagione come rincalzo nell'Inter di Mancini.

Lei, Maria Josè Lopez, è una delle tante (troppe?) soubrette sudamericane sbarcate sulle nostre televisioni e non ancora completamente esplosa... anzi, a dire il vero esplose sul serio durante la sua unica apparizione a Controcampo, tanto che non arrivò alla seconda apparizione (causa un seno al vento).

La notizia è che i 2, che fanno coppia fissa da un pò di tempo, a luglio faranno tripletta: 3 gemelli!!!

Non male per cominciare, certo che con 3 gemellini in arrivo il tempo per andare in TV non sarà più tanto... beh, auguroni ai futuri genitori-trigemellari!!!

Enuresi: quel fastidioso problema notturno...

La pipì a letto è un problema che colpisce tanti bambini, ma quando colpisce il nostro... apriti cielo! Diventa un'affaire di importanza vitale, un problema da risolvere al più presto.

Enuresi: è questa la parola magica che sta a significare "pipì a letto".
Un fenomeno che colpisce soprattutto i maschietti e che comincia a diventare un pensiero preoccupante se il proprio figliolo ha più di 3 anni.

L'enuresi spesso altro non è che un ritardo del bambino nel saper controllare e trattenere le urine, un "problema" che si risolve con l'arrivo dell'adolescenza.

Certo, dai 3-4 anni all'adolescenza il cammino è lungo e qualcosa bisogna pur fare, soprattutto nel periodo della scuola materna-scuola elementare.

Ecco allora entrare in gioco i pannolini della Huggies, la serie DryNites (notte asciutta, un nome un programma!).
I pannolini-mutandine DryNites sono comodi, aiutano a raccogliere l'enuresi del bambino ed a mantenere asciutti letto e pigiama, aiutando quindi a risolvere un poco alla volta il problema della pipì a letto.

Le mutandine sono elasticizzate e ben si abbinano alla biancheria intima del nostro bambino.
Noi conosciamo una coppia che ha una bimba (sì, in questo caso non è un maschietto) colpita da questo fastidioso fenomeno ed i genitori ci hanno detto che si trovano bene nell'utilizzo di questo prodotto.
Per la figlia è adesso un'abitudine serale quella di indossare la mutandina DryNites e sembra che poco alla volta il problema si stia comunque risolvendo.

DryNites è naturalmente disponibile in diverse misure, per coprire una fascia d'età la più ampia possibile: una misura di mutandine per la fascia d'età di 4-7 anni (17-30 Kg) ed una per la fascia d'età di 8-15 anni (25 Kg ed oltre).

Insomma, auguriamoci di non avere bisogno di queste mutandine ma, nel caso i nostri figli soffrissero di enuresi, pensiamo agli Huggies DryNites, daranno una grossa mano a noi ma soprattutto ai nostri bambini.

martedì 16 febbraio 2010

Tosse, raffreddore, congiuntivite...

Tosse, raffreddore, pidocchi, congiuntivite: ecco, a casa nostra o si fa tutto insieme oppure niente, proprio non riusciamo a spalmare gli "eventi" in periodi diversi.
Lo scorso anno 3 varicelle in 2 settimane, quest'anno questa congiuntura astrale favorevole che ha messo KO 1 pupetta e le altre in lista d'attesa...

Vabbè, così butta in questo periodo e per questo è meglio non lamentarsi troppo, non si sa mai... :D

lunedì 15 febbraio 2010

Son soddisfazioni!

Che bello sapere che mentre ero via una delle 2 pupette accarezzava la mia foto che avevo mandato alla mogliettina via MMS, e mentre lo faceva diceva: "Bello, papà, bello".

Certe cose non hanno prezzo!!!

sabato 13 febbraio 2010

Ritorno a casa

Sono tornato. A casa.
Dopo 2 settimane di trasferta lavorativa, sono tornato alla mia casetta che tanto mi è mancata in queste 2 settimane.

Sono state 2 settimane molto molto intense, anche belle, utili soprattutto, però lontano dalle mie 4 donne e questo mi è pesato parecchio.

Mi sono mancate le urla delle 2 pupette, le chiacchiere ed i racconti della principessa, le coccole della dolcemetà.

Ieri sera sono tornato e nonostante un viaggio di ritorno un pò movimentato (aereo in ritardo, posto in coda all'aereo senza spazio per le gambe) tutto è andato bene.

Questa mattina il risveglio è stato così bello che ha quasi "cancellato" le ultime 2 settimane di lontananza: ho ricevuto un sommario di quanto successole dalla principessa, la quale non ha tralasciato nessun dettaglio riguardante quanto le è successo in queste 2 settimane a scuola, in casa, ecc..
Le 2 pupette forse non si son rese completamente conto della mia lontananza, anche se non hanno lesinato in abbracci e baci.

Chiara in particolare non avrà più bisogno di accarezzare la mia foto sul cellulare della dolcemetà, come mi è stato raccontato: adesso potrà accarezzare l'originale e devo dire che infatti non si è risparmiata nella ricerca di coccole ed abbracci, così come Sonia.

Tutto è bene quel che finisce bene: da ogni esperienza si deve cercare di estrarre sia i lati negativi che quelli positivi, ed io devo dire che la lontananza mi ha aiutato a capire anche di più, sempre che ce ne fosse stato bisogno, quanto forti siano i legami che ci uniscono in famiglia.

Una ricarica positiva che ci voleva, devo dire, ed ora per almeno un paio di mesi si riparte col solito andazzo.
Quello che in queste 2 settimane mi è tanto mancato!!!

domenica 7 febbraio 2010

Salviamo il Fantabosco dalla chiusura!

Il consiglio di amministrazione della RAI ha deciso di chiudere la Melevisione, cancellando così dal video i simpatici personaggi del Fantabosco: Lupo Lucio e compagnia verranno probabilmente spostati su qualche canale digitale con buona pace di quelle regioni dove la TV digitale non è ancora partita.

La decisione, come quasi sempre accade in questi casi, ha una giustificazione economica: in tempi di crisi come quelli attuali bisogna risparmiare, bisogna tenere in cassa un pò di soldini.

Poi veniamo a conoscenza di ingaggi folli come quelli destinati ad alcune star (???) che parteciperanno in qualità di ospiti al prossimo festival di Sanremo: su tutte Paris Hilton, alla quale verrà versato un cachet di 500.000 euro.

E' vero che il ritorno di immagine e di sponsor del festival di Sanremo probabilmente giustifica quel budget, però è pur vero che la TV di stato con i NOSTRI soldi derivanti dal canone RAI dovrebbe curare meglio quei programmi che non hanno solo uno scopo di intrattenimento ma anche di educazione, come nel caso del Fantabosco.

Personaggi e storie che si rifanno alla tradizione della fiaba, della favola, con storie che hanno sempre uno sfondo morale non indifferente, non banale, e che sanno anche far ridere e divertire i nostri bambini: quanto costerà un programma del genere?
E ancora: se lo si vuol far "fruttare" in termini economici, perchè non concedergli una prima serata a settimana, anche su Rai3, magari alle 20:00 o alle 20:30?

No, il programma resta relegato in orari che per molti bambini sono difficilmente conciliabili con gli impegni scolastici e quindi il programma stesso perde ascolti, dando così l'occasione a chi lo gestisce di giustificarne la chiusura a causa degli alti costi di produzione.

Mah, a me sembra tanto una giustificazione che non regge: se la pensate così anche voi allora fate un salto sul gruppo di Facebook Salviamo il Fantabosco dalla chiusura!

giovedì 4 febbraio 2010

Ciao pupette

Quanto mi mancano le mie pupette, la dolcemetà, la mia casa...

In questi giorni mi è tornata in mente una frase che ho letto e meditato anni fa. Cambiando "amico" con "amore", il senso è lo stesso:

Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura