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lunedì 29 marzo 2010

Papà-dipendente

Oggi sono stato chiamato al lavoro dalla nonna perchè la Chiaretta, la più papà-dipendente delle 3, piangeva e mi cercava disperatamente.

Al telefono singhiozzava e mi chiamavain continuazione, io non sono riuscito a calmarla anche se ho provato a dirle più volte che se avesse dormito al risveglio sarei passato io a prenderla per andare a giocare insieme.

Sarà normale che ero contento di sentirmi così ricercato? :-)))

venerdì 26 marzo 2010

Cambia l'ora, bimbi fusi

Finalmente arriva il cambio dell'ora che porta l'allungamento delle giornate, regalandoci più luce e portandoci ufficialmente fuori dall'inverno.

Purtroppo questa bella notizia sembra avere anche qualche lato negativo: ho letto infatti che i bambini soffrono il cambio dell'ora ed il conseguente allungamento della giornata diventando più irritabili, quest'anno in maniera ancora più accentuata per via del fatto che commartedì prossimo sarà una giornata di luna piena.

Questi 2 fattori renderanno i bambini mediamenti più nervosi quindi... prima di gioire per l'arrivo della bella stagione dovremo darci da fare per tenere buoni i nostri bimbi.

Mai che si possa gioire al 100%...

giovedì 25 marzo 2010

W l'amore fraterno

Le pupette sono adorabili, quando parlano mi sembra di sentire Spank: sono uno spasso!

Questa sera torno a casa e chiedo a tutte di darmi un bacio: a rito completato, la Chiaretta si avvicina e mi dice: "Pura pura pura".
Un pò preoccupato le chiedo: "Di cosa hai paura?".
E lei, voltandosi in direzione della sorella: "Soni, pura Soni".

Mi metto a ridere e rifletto che in effetti è da qualche tempo che la dolce Sonia s'è messa a menare la sorella, quindi adesso la "vittima" è spaventata dalla sorella trasformatasi in un rude stopper.

Quando si dice l'amor fraterno...

venerdì 19 marzo 2010

Auguri Papà!

Quando Dio creò il papà cominciò disegnando una sagoma piuttosto robusta e alta.

Una angelo che svolazzava sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito.
Dio si girò e l'angelo "scoperto" arrossendo gli chiese: "Cosa stai disegnando?".
Dio rispose "Questo è un grande progetto".
L'angelo annuì e chiese "Che nome gli hai dato?".
"L'ho chiamato papà" rispose Dio continuando a disegnare lo schizzo del papà sul foglio.

"Papà...." pronunciò l'angelo "E a cosa servirebbe un papà?" chiese l'angioletto accarezzandosi le piume di un'ala.
"Un papà" spiegò Dio "Serve per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli nei momenti difficili, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro quando tornerà dal lavoro, saprà educarli insegnando cosa è giusto e cosa no.".
Dio lavorò tutta la notte dando al padre una voce ferma e autorevole, e disegnò ad uno ad uno ogni lineamento.

L'angelo che si era addormentato accanto a Dio, si svegliò di soprassalto e girandosi vide Dio che ancora stava disegnando.
"Stai ancora lavorando al progetto del papà?" chiese curioso.
"Sì" rispose Dio con voce dolce e calma "Richiede tempo".

L'angelo sbirciò ancora una volta sul foglio e disse: "Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?"
Dio abbozzando un sorriso rispose: "E' della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel po' di timore perchè non se ne approfittino troppo e lo ascoltino quando insegnerà loro ad essere onesti e rispettosi".

L' angelo proseguì con un'altra domanda: "Non sono troppo grosse quelle mani?".
"No", rispose Dio continuando il suo disegno "Sono grandi abbastanza per poterli prendere tra le braccia e farli sentire al sicuro".
"E quelli sono i suoi occhi?" chiese ancora l'angioletto indicandoli sul disegno.
"Esatto", rispose Dio "Occhi che vedono e si accorgono di tutto pur rimanendo calmi e tolleranti".
L'angelo storse il nasino e aggiunse "Non ti sembrano un po' troppo severi?".
"Guardali meglio" rispose Dio.

Fu allora che l'angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino.

sabato 13 marzo 2010

Multitalking

Negli ultimi anni il termine multitasking è entrato di prepotenza nel lessico quotidiano: la causa del massiccio utilizzo di questo termine è di origine informatica, e fu coniato per definire quei computer che riescono ad eseguire più operazioni (processi) contemporaneamente.

A casa mia invece ho una pupetta multitalking: quando comincia a parlare non c'è più niente da fare.
E' praticamente impossibile seguire il filo del discorso... anzi, dei discorsi: provate a pensare ad un fiume che nel suo cammino si ramifica in tanti piccoli ruscelli.
Ecco, è il paragone appropriato per rappresentare i discorsi della pupetta.

Stamattina è venuta nel lettone poco dopo le 7 facendosi spazio come suo solito, e dopo poco mi ha chiesto se dormivo.
Alla mia risposta affermativa, mi ha chiesto come facevo a dormire se le avevo risposto.

Poi ha proseguito raccontandomi qualche aneddoto simpatico su alcuni suoi compagni di scuola, arrivando infine a citare un cartoon che aveva visto nelle scorse settimane.

A quel punto ho commesso un grave errore perchè alla sua domanda: "Vuoi che ti racconto la storia del cartoon?" io ho risposto affermativamente.
Non l'avessi mai fatto!

Il racconto della storia è iniziato decretando così l'abbandono delle calde braccia di Morfeo (il Dio del sonno, non l'ex giocatore di calcio, eh!).
Qual'era il cartoon in questione?
NON-LO-SO!
NON-MI-RICORDO!

Mi son perso, lo ammetto.

Ad un certo punto i suoni della sua bellissima voce si confondevano nella mia mente ancora in stato di semiveglia, i pochi neuroni presenti invece di riscuotersi dal torpore cadevano in uno stati di trance pesante dalla quale non si sono più ripresi fino a quando non ho deciso di alzarmi ed aprire gli antoni.


La calda luce del mattino mi ha come flashato, ridandomi quel poco di lucidità che ogni mattina riesco a conservare fino al rito del cappuccino ristoratore, per me vera e propria linea di confine tra il sonno ed il risveglio.

Adesso capisco quando dicono che i figli ti ringiovaniscono... già, come ti ringiovaniscono dei piccoli elettroshock quotidiani! :-)))

giovedì 11 marzo 2010

Il mondo dei gemelli protagonista ad Ulisse su Rai3

Se la sera di sabato 13 marzo avete intenzione di rimanere a casa o se pensate di uscire ma vi interessa l'argomento, sappiate che nella puntata di "Ulisse, il piacere della scoperta" si parlerà di gemelli.

Da quello che ho capito l'intera puntata verrà dedicata al mondo dei gemelli, e cosa ancor più interessante si potrà seguire un sensazionale filmato sulla gravidanza di una madre che si prepara a dare alla luce 3 piccoli bimbi, tutti apparentemente identici anche se poi ogni singolo gemello è una persona con una propria distinta personalità.

Una puntata da non perdere per chi ha gemelli in casa, è gemello o ha a cuore questa tematica: buona visione!

mercoledì 10 marzo 2010

Farmville addicted

Sono diventato Farmville-addicted, il contadino che è dentro di me sta avendo il sopravvento su tutto il resto.
Sono arrivato al punto di far arare il campo alla principessa... per la sua gioia e divertimento, devo ammettere!

Mi ero ripromesso di abbandonare gradualmente questo gioco ed invece... mi sto assuefacendo sempre più!


Urge rimedio: ogni consiglio è ben accetto!!! :D

(se non vi viene in mente niente e volete regalarmi un'animale... non fatevi problemi, ok?)

domenica 7 marzo 2010

La casa di Scooby-doo


La casa di Scooby-doo è casa nostra: siamo stati letteralmente invasi da questo simpaticissimo cagnolone parlante che in ogni avventura ne combina di tutti i colori con i proprio amici, su tutti il buffo Shaggy.

Ci "condanna" in questo senso avere Boing: su quel canale infatti vengono trasmesse giornalmente le puntate di Scooby-doo e le pupette hanno capito bene che ogni sera ce n'è una nuova.
E quando questo non avviene, attingiamo alla riserva di casa e ci spariamo per l'ennesima volta i DVD già visti, triti e ritriti.

Nonostante la monotona ripetizione le pupette ogni volta si divertono tantissimo... un pò meno la Chiaretta, perchè lei ogni volta che arriva il mostro di turno spara il suo "pura pura" salvo poi ricredersi quando io gli pavento la possibilità di spegnere la TV.

Anni fa, con la principessa piccolina, il cartoon di casa era Madagascar: il primo episodio ce lo saremo visti almeno (ALMENO!!!) una trentina di volte nell'arco di 4-5 mesi, almeno con Scooby gli episodi sono maggiori.

Magra consolazione...

giovedì 4 marzo 2010

4 gemelli, uno di 3 anni più grande degli altri 3

Ve lo immaginate avere 4 gemelli, che "botta" quando la ginecologa ve lo comunica durante la visita?
Non male come notizia, eh!

Provate adesso a pensare al fatto che una dei 4 gemelli abbia 3 anni in più degli altri 3.
"Che cosa stai dicendo?" direbbe Arnold, quello della bellissima serie TV che andava di moda negli anni '80.

Beh, a Nottingham è successo che una signora, Helen Baxter, partorisse una bella bambina 3 anni fa tramite la fecondazione assistita e facesse poi congelare gli altri embrioni, per farseli successivamente impiantare 9 mesi fa, nel momento in cui decise col marito di dare un fratellino o una sorellina alla sua bimba.

Incredibilmente tutti gli embrioni hanno attecchito, tra lo stupore degli stessi medici, e così ora la 3enne Alice Baxter, nata nel 2007, si è trovata circondata dai suoi 3 fratelli gemelli Noah, Niamh e Maisy, nati nel gennaio 2010, tutti concepiti originariamente nello stesso momento.

Il caso sembra essere unico nel suo genere, personalmente mi vien da pensare che tutte queste innovazioni stiano andando un poco alla volta a scombussolare delle regole che sembravano eterne, imperiture, pietre miliari della vista stessa.
L'idea di avere dei gemelli ad anni di distanza l'uno dagli altri è un'altro di questo cambiamenti che sta cambiando la nostra società, poco a poco ma inesorabilmente.

Ah, dimenticavo: auguri a tutti e 4 i gemelli ed ai gemel-genitori!

mercoledì 3 marzo 2010

La pelle morbida e profumata dei bambini

Fin dall'arrivo in casa nostra della principessa la dolcemetà è una utilizzatrice assidua dell'olio Johnson&Johnson e l'esperienza fin qui accumulata è sicuramente positiva.
Prima per la principessa e poi per le pupette, ma anche per la stessa dolcemetà la quale mi dice che l'olio contribuisce a rendere la pelle morbida, vellutata, soffice dopo un bagnetto caldo ma anche dopo un semplice massaggio effettuato con l'ausilio dell'olio.

Lei predilige utilizzarlo dopo la doccia: se ne spalma in quantità secondo me industriali (ma i maschi, si sa, non capiscono certe cose... dice lei!) sul corpo e poi si compiace del fatto che la pelle le resti calda e morbida.
E devo dire che non ha tutti i torti!

Sulle pupette lo utilizza invece dopo i bagnetti, vuoi per massaggiarle e coccolarsele un poco di più, vuoi per rendere la loro pelle ancor più bella, liscia e vellutata come solo la pelle dei bambini piccoli può essere.
Una pelle quasi setata, di una consistenza tanto bella da accarezzare e coccolare.

Oltre a quelli già citati, l'olio viene utilizzato anche per profumare la pelle e, a volte, pure i capelli.
Una goccia sui capelli, pettinandoseli per renderli più lucenti e profumati, così quando prendiamo in braccio le bambine la sensazione di pulito e di "bello" è ancora maggiore.

Le nostre pupette sanno di "bambino", come a me piace definire quella sensazione unica perchè associo il profumo dell'olio ai bambini piccoli ed alla loro dolcezza e tenerezza.

L'olio lo usiamo sia d'estate che d'inverno: d'estate per levigare la pelle che tende a seccare nelle giornate calde, mentre d'inverno come ho già detto serve a coccolare le piccoline dopo i bagnetti caldi.

Un'utilizzo a 360 gradi che ci rende molto soddisfatti di questo prodotto e che ci porta a consigliarlo anche ai nostri amici.

martedì 2 marzo 2010

Prima colazione con tazza e biscotti: passo indietro

Naturalmente è andata come mi aspettavo: questa mattina la principessa non si "ricordava" più l'impegno preso ieri sera di far colazione per la prima volta senza biberon, utilizzando la tazza.

Dico naturalmente perchè me l'aspettavo che cambiasse idea.
Conosco i miei "polli" molto bene e mi sembrava strano che da sola si decidesse ad un cambiamento così importante per la sua età.
Mi ricordo molto bene che anche io a 6 anni non volevo abbandonare il biberon, a convincermi ricordo fu mia mamma che decise in modo unilaterale che era tempo di passare alla tazza e... così avvenne.

Ora, un passo indietro da parte della principessa lo tollero, ci può stare, ma mi ripropongo di tornare alla carica nell'imminente week-end: vedrete, ce la farò!!!

lunedì 1 marzo 2010

Colazione in tazza: addio biberon!!!

"Domani voglio fare colazione nella tazza".

"Ohhhhhh!!! Finalmente!!!" - è stata la mia esclamazione.

La principessa non ha mai voluto abbandonare il suo fido biberon: abbiamo tanto insistito cercando di farle capire che con l'inizio della scuola bisognava abbandonare il biberon per passare alla colazione in tazza ma lei non ci ha mai sentito.

Stasera invece il suo proponimento, che mi ha lasciato spiazzato: domani sarà il grande giorno... se ne ricorderà ancora quando si sveglierà? ;)