Non ricordo dove (forse su Facebook?) ho trovato un post che parlava di Mamme 2.0, una iniziativa lanciata da Beppe Grillo dal suo famosissimo blog e subito linkata ad un gruppo su Facebook dal nome uguale.
Una iniziativa che in buona sostanza stimola tutte le mamme attive sul web (da qui il nome Mamme 2.0) a creare un grosso network tramite il quale scambiarsi vestiti, libri, lettini, scarpine e quant'altro abbiano usato per i propri figli e che ora a loro non serve piu'.
In poche parole un ritorno al baratto: io mamma X do a te mamma Y 5 body taglia 12 mesi e tu dai a me un paio di scarpe, oppure un paio di libri per bambini da 2 anni, e cosi' via.
Beppe Grillo dice chiaramente (cito letteralmente dal suo post) "... Il PIL crollerà e chi se ne frega. Nasceranno mille nuove amicizie tra mamme, si migliorerà il bilancio famigliare e si consumerà un po' di meno il pianeta in cui i bambini dovranno vivere...", quindi coscientemente invita le mamme ad andare contro la logica consumistica che spinge in alto il tanto spesso citato PIL.
Scambiarsi dei beni all'interno di un network ad-hoc e' andare contro i messaggi di marketing che TV, riviste, giornali, radio e quant'altro sparano ad ogni ora per spingere la gente a spendere, a comprare, a consumare.
Ma perche' comprare dei vestiti nuovi quando un'altra mamma potrebbe darceli quasi nuovi a meta' prezzo o barattandoli con qualche cosa da noi posseduta ed inutilizzata?
Gli oggetti usati per i nostri bambini, soprattutto scarpe e vestiti, hanno la caratteristica di essere
utilizzati poco: i bambini crescono velocemente e le misure scappano quindi non sono piu' utilizzabili.
Insomma, un'idea niente male ad osservarla da questo punto di vista.
Ma... c'e' sempre un "ma" in tutte le storie, ed in questo caso consiste nel fatto che le mamme di tutta Italia si son mosse ben prima che a Beppe Grillo venisse questa idea.
Per lo meno questo e' valido nella zona dove io vivo, qui e' normale che tra mamme con bambini di diverse eta' ci si presti, scambi o regali vestiti, scarpe, giochi, arredi ed altre cose che vengono usate per i bambini.
E' un modo per sfruttare appieno gli oggetti comprati e poco utilizzati causa crescita dei propri figli, o magari solo perche' si ricevono in regalo vestiti che mai vengono messi perche' fuori stagione (o perche' non piacciono, ecc... ).
Concludendo, ripeto che secondo me l'iniziativa di Beppe Grillo e' valida e sensata ma ho l'impressione che la stragrande maggioranza delle mamme la ritengano una scoperta dell'acqua calda.
Voi che ne dite?
First blog post
8 anni fa
3 commenti:
Ciao Luca,
sono Paolo di zerorelativo.it.
Effettivamente, quella di Grillo è una scoperta dell'acqua calda! Anche sul web dove www.zerorelativo.it, che fa baratto online, è attivo già dal 2006 :)
Però il "portavoce" Grillo, può sdoganare un concetto che a molti appare preistorico. In realtà, il baratto, è molto più MODERNO, di ciò che sembra! Che aspettate?
Credo di aver messo io il link su FB, non appena ho ricevuto l'avviso via mail dal suo blog che seguo da anni.
Beppe Grillo è un furbacchione. Ora vanno di moda le mamme blogger? Ecco pronta una lodevole iniziativa.
Le mamme in rete, come ho scritto sul suo blog, sono amiche da anni. Non c'era bisogno di lui per creare legami.
le mamme in rete fanno molto più che scambiarsi vestiti e passeggini, stanno costruendo un modo nuovo di vivere la maternità e ci sono grandi correnti di diffusione di comportamenti ecologici.
temo le strumentalizzazioni, ma se si parlerà un po' di più di quanto sia importante riciclare e non sprecare sarà un bene per tutti
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