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martedì 13 novembre 2007

Tristezza

Ieri e oggi ho avvertito tanta tristezza nel mio papà.
E' la prima volta che avverto questa sensazione da quando ho cominciato ad entrare in contatto con lui.

La sera lui viene ad accarezzare la pancia della mamma ed allora io allungo le mie mani per toccare le sue, anche se di mezzo c'e' uno strato di pelle.
Però così facendo lo "sento", ed è così anche per la mia sorellina, anche lei fa lo stesso quando viene ad accarezzare la pancia di mamma.

Loro, il papà e la mamma, pensano che noi scalciamo, come se non sapessimo fare altro.
Invece i nostri non sono solo dei semplici movimenti fatti a caso.

Ieri sera, dicevo, ho sentito tanta tristezza. Ed anche dolore.
Una sensazione nuova, che mi ha turbata non poco.

Un dolore legato ad una scomparsa.
Papà diceva a mamma che un suo amico non c'è più.
E per quel motivo lui era triste.

Io e la mia sorellina abbiamo pensato che forse non deve essere tanto triste perchè il loro amico è tornato da dove siamo appena arrivate noi, è tornato ad essere un'angelo.

Puro amore, pura essenza, libertà assoluta.

C'hanno insegnato (nel posto dal quale siamo arrivate) che quando si nasce certe cose vengono dimenticate e per questo motivo la gente diventa triste, perde il ricordo di quello che era e la consapevolezza di quello che ancora sarà.
Ed allora subentra il dolore per la perdita di un'affetto che invece c'è ancora, addirittura più forte e più grande di prima.

Anche questa sera il nostro papà era triste.
Ieri sera avvertivo anche tanta incredulità, questa sera invece quella sensazione non c'era più ma era aumentata la tristezza.

Sappiamo che anche noi diventeremo così, che sarà inevitabile conoscere dolore, tristezza e sofferenza.

Adesso però non ci voglio pensare ed invece spero tanto che domani, quando toccherò ancora il mio papà, quella tristezza non ci sarà più.
Non mi piace sentirlo così...

1 commento:

Barbara ha detto...

la meravigliosa semplicità delle cose essenziali, la vita nel suo immenso miracolo incomprensibile.....