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lunedì 11 maggio 2009

Scacco matto!


In Germania la matematica la si insegna giocando a scacchi.

No, non e' la pura verita' ma potrebbe essere questo il succo di un'articolo comparso sul giornale tedesco Frankfurter Allgemeine, articolo nel quale si spiega come diverse scuole abbiano rimpiazzato nel programma scolastico un'ora di matematica con un'ora di scacchi.

Il motivo e' che giocare a scacchi aiuta la mente a divenire piu' elastica, a riconoscere i problemi ed ordinarli per priorita', non ultimo aiuta la socializzazione dei tanti alunni figli di immigrati.

Pedagoghi, insegnanti e presidi tedeschi si dicono contenti di questa scelta, stando all'articolo riportato su Repubblica.it, e la scuola elementare della Genslerstrasse di Barmbek, quartiere periferico della ricca Amburgo, e' presa ad esempio come success-case di questa sperimentazione.

I bambini sottoposti al corso di scacchi infatti risulterebbero mediamente piu' bravi in materie matematiche e linguistiche, ed in altre scuole la "materia" e' da anni presente nel curricula scolastico anche se in maniera facoltativa.

Mi sembra un discorso che fila, giocare a scacchi effettivamente richiede concentrazione, pianificazione delle proprie mosse, capacita' di analisi di quelle che possono essere le mosse avversarie e quindi di preparazione preventiva delle proprie contro-mosse.

E' un gioco tutt'altro che banale e piatto ma che richiede molta attenzione, precisione, concentrazione, e sviluppare queste capacita' in un bambino di 7-8 anni credo sia molto importante perche' lo aiutera' poi ad affrontare i vari livelli scolastici lungo tutto il suo percorso di studi, e successivamente nella sua attivita' lavorativa.

Questo non vuol dire che da stasera noi tutti si cominci a giocare a scacchi coi propri figli, piuttosto si puo' incominciare col regalare loro questo gioco ed incuriosirli un poco per volta, spiegando le regole passo dopo passo e poi... vedere chi e' piu' bravo.

Poi magari organizzeremo un bel torneo online, piu' avanti! :D

2 commenti:

3bin3a ha detto...

Io non so giocare a scacchi.... sarà per quello che la matematica non è mai stata il mio forte ;-)
Scherzi a parte credo che ognuno abbia delle abilità prevalenti.
La predisposizione ad alcune materie piuttosto che altre è una cosa che si nota fin dall'infanzia. Saprei dirti fin da ora chi non avrà problemi a scuola e chi invece farà tribolare. Io stessa non riesco a stare ferma nemmeno quando parlo al telefono...
Comunque buono a sapersi metterò in campo il papy perchè si diletti in partite multiple di scacchi!!

mirko ha detto...

io ho giocato a scacchi con mio papà fin da quando la memoria mi aiuta a ricordare, ma come sai bene la matematica non è mai stata la mia preferita (povera celeri................)
in effetti non è che la scuola mi piacesse molto in generale (aperiamo non sia così per le mie tre donnine)