TuttoDoppio è stato uno dei primissimi blog che abbiamo "trovato" nella blogosfera, quando ho cominciato a scrivere sul mio blog. Ci ha appassionato subito lo stile simpatico, ironico e schietto di Arianna, alias SdG, sposata con la reincarnazione di Frank Zappa alias Simone e mamma dei 2 gemelli Daniele e Samuele e dell'ultimo arrivato Mathias, i suoi 3 bellissimi patopi.
Ma bando alle chiacchiere e... via con l'intervista!
[Domanda]: La prima domanda la lascio sempre per una introduzione dell'intervistata. Noi ti "conosciamo" da tempo grazie al tuo bellissimo blog e credo che tutti i miei lettori e lettrici ti conoscano altrettanto bene, ma nel caso vi fosse qualcuno che ancora non sa chi sei... come ti presenteresti?
[Risposta]: Come mi presenterei? Domanda critica, devo ancora uscire dalla fase di crisi adolescenziale in cui cerchi di capire chi sei e cosa vuoi. Prima di tutto sono una donna, di questo ne sono certa. E di là in cameretta due patopi gemelli di quattro anni stanno rovesciando per terra tutta la scatola dei lego, mentre un neonato qui a fianco si sta facendo un trip guardando il lampadario, quindi sì, pare che oltre a una donna io sia anche una mamma.
Quel capellone che sta strimpellando con la sua chitarra, di là in studio, lo stesso uomo che aspetto da due settimane che porti via la spazzatura, dicono sia mio marito e padre dei miei figli. Assomiglia a Frank Zappa - ma più bello - che a ben pensarci direi che poteva andare peggio. Ho una macchina da cucire, dei pennelli, un banco da lavoro e una quantità indefinita di manuali di bricolage e arti creative, quindi posso affermare con una certa sicurezza che mi piaccia il fai da te. Ho una patente da taxista, un diploma come perito linguistico e una montagna di panni da stirare. Ah, e non ho idea di cosa cucinare per cena, come sempre.
[D] Quando hai deciso di aprire il tuo blog e qual'e' stata la molla che ha fatto scattare in te questa decisione? Frank era a conoscenza di questa tua decisione o per lui e' stata una sorpresa?
[R] Ok, siamo seri. Quando i patopi avevano 6 mesi e una gastroenterite in corso, decisi di suicidarmi iscrivendomi a un interminabile corso serale di management, allo scopo di aggiornare e il mio curriculum e trovarmi un nuovo posto di lavoro. Fu in occasione di una lezione di marketing che imparai cos'era un blog e come utilizzarlo a scopi aziendali.
Ci fu richiesto, come esercitazione, di avviarne uno, con un tema libero. Mi domandai: "dato che la mia vita orbita inesorabilmente intorno ai gemelli, perché non aprirne uno sul tema della gemellarità?". Oggi i blog di genitori di gemelli sono tanti, ma allora l'unico che trovai era stato chiuso da tempo. Fu per questo che il mio lo chiamai "TuttoDoppio", perché inizialmente il progetto era dedicato proprio al tema dei gemelli e alle problematiche ad esso connesse.
Frank, il mio di allora compagno e attuale marito, ha saputo sin dall'inizio dell'esistenza del blog, anche perché quando i gemelli erano piccoli, era il mio modo di passare le serate in casa da sola, mentre lui era al lavoro o a suonare in giro con la sua boyband. Sapeva che era il mio diversivo salvavita tra un pannolino, una pappa e una crisi di nervi.
[D] Quello che ci ha attirato da subito leggendo il tuo blog e' la tua grandissima auto-ironia. Dalle tue parole traspare tantissima voglia di prendere la vita sul serio ma allo stesso tempo di ironizzare quanto piu' possibile, per sdrammatizzare le piccole/grandi fatiche e difficolta' che essa ci presenta ogni giorno. Sbaglio o e' proprio cosi' che vivi la tua vita reale, non solo quella 'virtuale'?
[R] Certo che è così, non potrebbe essere diversamente. I problemi li abbiamo tutti, chi piccoli, chi grossi. Io ho quattro uomini in casa, tu quattro donne, entrambi avremmo ragioni sufficienti per imbarcarci sul primo volo per Cuba. Ma un pò di sana auto-ironia ci può aiutare a non prenderci troppo sul serio, a non abbatterci davanti alle difficoltà, a prendere atto dei nostri limiti senza inutili elucubrazioni. Se si è amabili verso sè stessi, lo si è anche verso gli altri. Anche se certo, non è sempre possibile.
[D] Blog, forum e social network: cosa ti piace di piu' di ciascuna di queste 3 realta' e cosa meno, ed in generale quale dei 3 e' il tuo preferito?
[R] La blogosfera mi piace molto. Diciamo che nel mio caso compensa "virtualmente" la carenza di occasioni di confronto che la mia attuale vita di mamma a tempo pieno comporta. La trovo un'invenzione intelligente, poi dipende sempre dall'uso che se ne fa.
I forum li considero una bella trovata, anche se spesso sono popolati da invasati costantemente a caccia di polemica, bisogna sempre stare attenti a come ci si presenta e a come ci si esprime. Un forum in cui mi sono trovata molto bene è "Gemelli in famiglia", creato appunto per genitori di gemelli, nel quale ho trovato sempre persone intelligenti, educate e spassose.
I social network credo che vadano presi per ciò che sono: un gioco. Ho amici che hanno compromesso la serenità in famiglia a causa del troppo tempo passato davanti a Facebook, questo lo trovo incomprensibile. Io ho aperto un account su FB per avere modo di conoscere più da vicino i blogger che frequento, ma se devo scegliere tra guardarmi un film con Frank in tutto relax, o chiacchierare in rete, non ho dubbi, mio marito è più importante. Certo è un buon modo per avere compagnia, quando i patopi dormono, Frank lavora e non ho voglia di stirare...
[D] Se dovessi ripartire da zero con un nuovo blog, basandoti sull'esperienza accumalata finora, qual'e' la cosa che eviteresti accuratamente di fare/scrivere e quale invece rifaresti da subito?
[R] Come ho già detto, in principio il mio blog rappresentava una piccola missione: raccogliere quante più informazioni possibili che fossero di utilità ai genitori di gemelli. Per questo per lungo tempo mi sono dedicata alla ricerca in rete di passeggini, tiralatte, seggioloni, utensileria varia.
Questo ha sin da subito attirato molto traffico, ma poca partecipazione dei lettori. In tantissimi mi scambiavano per un portale o un sito commerciale, e mi inoltravano le più svariate richieste, tipo "dove posso acquistare il tale pezzo di ricambio?". Questo di sicuro incentivava le mie ricerche, ma in termini di rapporto umano non mi lasciava veramente nulla.
Per questa ragione, col tempo, ho ridotto notevolmente questo genere di post, dando più spazio alle mie esperienze di mamma in progress. E indovina un pò? La gente si è piano piano avvicinata, prima timidamente, poi con più decisione.
Perché un genitore di gemelli, o più figli, o figli unici, cerca sì un passeggino, ma soprattutto un confronto con altri genitori. Ecco, se dovessi ripartire da zero, lascerei gli aspetti puramente tecnici ai forum delegati e mi dedicherei di più al confronto con la blogosfera.
[D] Ti contattano per proporti di scrivere un libro che riguarda il tuo blog: sceglieresti di copiare pari-pari quello che hai scritto finora o preferiresti riscriverlo magari in forma di romanzo? E perche'?
[R] Credo che rielaborerei i contenuti sul piano stilistico, lasciando i fatti tali quali. Questo perché il mio blog ha cambiato spesso stile. A volte parlo di me in prima persona, a volte parlo di me come SdG. A volte sono seria e arrabbiata, a volte mi va di scherzare. A volte sono precisa e scrupolosa, a volte volutamente scomposta. Ci sarebbe un gran lavoro da fare, per questo sono certa che il mio blog non evolverà mai in libro...
[D] Domanda che ho fatto anche ad Alessandra nella precedente intervista: secondo te perche' ci sono tante mamme e pochi papa' blogger? Motivi di lavoro, di tempo libero, di capacita' di scrivere di certi argomenti, o altro ancora? Nel tuo caso Frank ti aiuta o ti da spunti per i tuoi post?
[R] Le ragioni sono sicuramente tante e diverse, alcune le hai dette tu. Per quanto riguarda Frank, credo che se aprisse un blog spaccherebbe, perché è intelligente, brillante, ironico, e durante la giornate ne spara veramente tante. Solo che è troppo pigro per farlo, e non ama particolarmente la scrittura.
Il suo ruolo all'interno del mio blog è di correttore bozze, nulla più. A volte è il mio sottofondo musicale, adoro scrivere mentre lui compone. Ah, e quando periodicamente vado in crisi e per qualche ragione sono tentata di smettere, lui si impunta per farmi cambiare idea, e fin'ora c'è sempre riuscito.
[D] Qual'e' la cosa piu' buffa e divertente che ti e' successa bloggando (commenti, email ricevute, ecc...) e che si possa raccontare?
[R] Una cosa veramente surreale che mi è accaduta ultimamente è stato l'ingresso tra i miei lettori di un Don. Quando hai un blog pubblico ti aspetti che chiunque possa trovarti e commentare, ma a meno che tu tratti temi filosofici o religiosi, non sei psicologicamente preparato all'arrivo di un sacerdote... e cominci a chiederti quante parolacce hai detto, quanti comandamenti hai infranto... e concludi che dopotutto anche i preti sono persone in carne ed ossa, con passioni che possono anche andare oltre il celebrare messa e sgranare un rosario. Anche in questo senso i blog possono trasformarsi in un mezzo di confronto e abbattere magari anche qualche luogo comune.
Direi che la cosa più simpatica è stata quando una mia lettrice mi ha riconosciuta per strada, quest'inverno, e qualche tempo dopo si è ritrovata nel mio cortile riconoscendo Frank e i gemelli dalle foto pubblicate sul blog. Non ci siamo ancora incontrate, ma spero accada presto. Un'altra cosa carina è stata scoprire che una mamma che ho conosciuto al parco tempo fa, è una delle mie blogger preferite.
Per controbilanciare vorrei anche riportare la cosa più antipatica che mi è successa. Tempo fa, una mamma mi ha contattata per uno scambio link e per organizzare un contest a premi per pubblicizzare la sua attività.
Ho accolto la proposta con entusiasmo e mi sono sbattuta tantissimo per aiutarla. Quel che ne ho ricevuto in cambio è stato uno schiaffo morale: al momento di spedire i premi è scomparsa per tre mesi, e quando ho fatto le mie pubbliche scuse ai vincitori e lei ha letto il post, mi ha coperta di insulti e parolacce, minacciandomi con rabbia e accusandomi di diffamazione.
Ho dovuto eliminare il post in questione per evitare il peggio, ma ancora mi rode. Ci sono persone che il rispetto non sanno neanche cosa sia.
[D] Cosa ti piace di piu' della "comunita' virtuale" che si e' venuta a creare tra i/le diversi/e blogger con cui siamo linkati a vicenda?
[R] Beh, da quando bloggo ho scoperto di non essere l'unica mamma che arriva a sera col forte desiderio di sbronzarsi... A parte gli scherzi, ci sono persone, sia blogger che semplici commentatori, coi quali sento un vero legame d'amicizia. Alcuni vorrei conoscerli di persona, ma allo stesso tempo ho timore che questa magia possa spezzarsi, quando ci si trova faccia a faccia.
Anche se magari non traspare dal blog, sono piuttosto timida. Comunque sì, direi che l'atmosfera da "vecchia cumpa" che si è creata tra di noi è la cosa che apprezzo di più.
[D] In generale, cosa ami e cosa detesti del mondo internet nella sua totalita' (blog, forum, informazione, ecc...)?
[R] La grande rivoluzione di internet è la facilità con la quale si riesce a comunicare con persone anche lontanissime, ma anche la rapidità nel reperire un'informazione. Da quando navigo ho smesso di sfogliare per ore giornali, elenchi telefonici, ricettari, dizionari e manuali di vario tipo. E' tutto lì, a tua disposizione, a portata di clic.
Per contro, c'è sempre da verificare bene la fonte delle informazioni trovate, proprio perché la rete è a portata di tutti. Di internet apprezzo anche la possibilità di fare shopping on-line, ad esempio attraverso siti come EBay, che mi permettono di trovare subito ciò che cerco.
Ma internet mi trasmette anche dei timori: timore che un giorno non lontano i libri stampati scompaiano, timore che le persone si isolino davanti a uno schermo, e il timore, purtroppo fondato, che la rete offra con troppa facilità spunti negativi a bambini e adolescenti.
Prima i genitori dovevano "solo" stare attenti che i propri figli non finissero in brutte compagnie, ora devono rendersi conto e far fronte al fatto che buona parte dei pericoli può tranquillamente nascere nel luogo che ritengono per loro più sicuro, la cameretta (e riferendomi ai genitori, dico "loro" solo perché al momento i miei figli sono piccoli, ma presto o tardi toccherà anche a me!)
[D] Come noi hai in casa 2 gemelli: secondo te cosa rende l'esperienza di essere genitore di 2 gemelli cosi' diversa ed unica rispetto a quella di essere genitore di un singolo figlio?
[R] Quando sento una mamma che dice "i miei figli hanno un anno di differenza, praticamente sono gemelli", io la affogherei. Avere dei gemelli, significa dover far fronte alla stessa problematica contemporaneamente con due bambini: li porti a casa dall'ospedale contemporaneamente, ne allatti due contemporaneamente, ne svezzi due contemporaneamente, imparano a gattonare, camminare, parlare spesso contemporaneamente.
La nascita di un figlio ti apre una voragine di domande senza risposte certe, e problematiche differenti, i primi tempi possono essere devastanti per il neo-genitore.
Quando ti nasce il secondo figlio, per quanto sia vicino d'età, ti si pongono questioni con cui hai già avuto a che fare, hai già l'esperienza, ti sei già un pò smarinato. Inoltre mentre ne svezzi uno, l'altro è già in grado di mangiare per conto suo, o mentre cerchi di addormentarne uno, l'altro può perdersi sfogliando un libro.
Con i gemelli questo non può accadere, perché hanno le stesse identiche esigenze nello stesso identico momento, ed è questa la grossa difficoltà del genitore di gemelli. Se non si è un pò sgaggi di natura, bisogna diventarlo per forza.
Di vantaggioso c'è che due gemelli, sebbene siano per natura competitivi, hanno ben chiaro il concetto di condivisione, sia che si tratti di attenzioni, sia di oggetti materiali. Non conoscono la condizione di figlio unico, quindi non hanno mai dovuto subire lo stress di essere improvvisamente detronizzati.
Inoltre, più o meno dai tre anni in poi, avere un compagno di giochi sempre a disposizione è un grande privilegio, e in fin dei conti questo spesso alleggerisce anche i genitori. Insomma, io ho sempre voluto considerarlo come una specie di investimento!
[D] Negli ultimi giorni su Facebook e' comparso un gruppo che "promuoveva" lo sculaccione come metodo educativo per la crescita salutare dei bimbi. Premettendo che mi auguro che si trattasse solo di una goliardata, tu che rapporto hai con la sculacciata? Pensi che una ogni tanto serva (data con le dovute cautele, naturalmente) oppure credi che si possa educare un bambino senza usare mai la sculacciata?
[R] Questo è un tema per me "scottante". In linea di principio sono assolutamente contro ogni forma di violenza e coercizione, specialmente verso i bambini.
Nella pratica, a volte mi scappa. Solo chi ha dei gemelli, o più figli molto piccoli può capire davvero fino a che punto di esasperazione si può arrivare, quando agli stress quotidiani (sul lavoro, con il partner, con la società in generale) si sommano le difficoltà nell'educare dei bambini particolarmente vivaci o turbolenti.
In più credo che in buona parte conti anche l'educazione ricevuta: nei momenti di massimo stress tendiamo più o meno consapevolmente a ricalcare con i figli gli atteggiamenti negativi dei nostri genitori, e io mi riconosco molto in mia mamma, che è una donna solare, affettuosa, piena di risorse, ma che non si è mai fatta troppi scrupoli a ricorrere, all'occorrenza, anche a qualche patacca e velate minacce.
Nel mio caso devo spesso fare appello al self-control, e rileggermi fino alla nausea le "dieci ragioni per non alzare le mani sui figli". Soprattutto quando mi trovo in situazioni estreme, tipo fare la spesa con Mathias nella fascia, Daniele attrespolato sullo stand degli ovetti kinder e Samuele che vuole a tutti i costi spingere il carrello, atterrando vecchiette a tutto spiano...
[D] Ultima domanda: cosa ti piace di piu' dell'essere mamma e perche'.
[R]Beh, prima di conoscere Frank ho vissuto per qualche anno da single. Ero certamente più libera di adesso, ma le cose che mi mancavano di più erano il baccano dei miei fratelli e nessuno a cui preparare la cena. Per quanto riguarda il baccano ritengo di aver risolto definitivamente. Sulla questione della cena, ci stiamo lavorando... :-)
Grazie di cuore ad Arianna per le sue risposte sincere, simpatiche, dirette, per averci svelato qualcosa in più di lei e della sua splendida famiglia, e per averci lasciato anche qualche riflessione tuttaltro che banale.
Un grosso abbraccio ai suoi 3 patopi ed all'ormai mitico Frank e... alla prossima!
7 commenti:
^_^ bell'intervista poi Arianna mi piace molto
la prossima vuoi essere tu? :D
Mi sono piaciute molto entrambe: l'intervista e Arianna. :)
Ti ringrazio di nuovo Luca.
Hai fatto delle domande molto stimolanti!
davvero simpatica e concreta.
complimenti a tutti e due (o 4 o 8.....)ciao.
Bella intervista.
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