Sculacciata sì, sculacciata no?
Da quanto tempo si parla di questo argomento?
Premettendo che per sculacciata io intendo una leggera, leggerissima scaldata al culetto che ha più un valore simbolico che non un'effetto pratico - sul modello dell'alzata di voce, tanto per capirci - quello che mi son chiesto leggendo questo articolo pubblicato sul Repubblica.it è stato: ma serve davvero una legge per regolare o addirittura abolire la sculacciata?
I fatti: una pediatra francese di nome Edwige Antier, paladina dell'"anti-fessée" (anti-sculacciata) ha presentato una proposta di legge al parlamento europeo col fine di introdurre nel codice civile un reato legato alla sculacciata data ai bambini, prendendo ad esempio quello che succede in Germania.
"La legge dovrà essere letta nei Comuni durante la celebrazione dei matrimoni in modo che nessun futuro genitore possa ignorarla" ha detto la deputata francede dell'UMP.
In pratica secondo la sua (valida) teoria la sculacciata sarebbe un'atto di violenza che non aiuterebbe nell'educazione verso i bambini ma anzi produrrebbe effetti contrari, rendendoli più irritabili ed aumentandone la loro aggressività.
Detto che condivido la lotta alla violenza sui bambini, sia essa fisica o psicologica, mi sento di dire che una leggera sculacciata sul culetto di un bambino come segno di rimprovero sia accettabile, al pari di un'alzata di voce.
Se poi per sculacciata si intende un'atto fisico forte, violento, che lascia segni tangibili sul corpo del bambino e nella psichè della "vittima", allora la mia idea cambia (anche se pure in quel caso bisogna dire che a volte una bella sculacciata serve più di 100 rimproveri).
Sicuramente un'argomento che divide i genitori così come gli stessi pediatri, visto che da quello che si evince dall'articolo anche loro sono divisi sull'utilità della sculacciata.
A mio avviso andrebbe prima chiarito il concetto di sculacciata, fatto quello allora poi se ne può discutere a dovere.
Che ne dite?
12 commenti:
Eh domandina da 1000000 di euro!
Anche io non so da che parte stare, oltrettutto con i bimbi degli altri. In linea di massima sono contro la violenza, e ho sempre preferito un rimprovero con tono serio e fermo, ma senza nemmeno alzare tanto la voce. Ultimamente però nella famiglia in cui lavoro la sculacciata è utilizzata come rimprovero, e gli stessi genitori mi incitano a fare altrettanto. Devo dire che il bimbo quando sono i genitori a esercitarla sembra capisca il danno fatto. Sarà che io invece sono poco convincente e più che una sculacciata è una carezza sul pannolino, bè con me la sculacciata non funziona.
Io uso il metodo di "sos tata", 2 minutini seduto spalle al muro, senza poter parlare, giocare o alzarsi.
Nel rapporto a due, io e il nanetto da soli, il metodo dell'angolino di riflessione funziona. Quando oltre a noi due ci sono altre persone, bè non da nessun risultato, anzi nemmeno si siede, fà proprio l'indifferente.
Di solito non ho mai avuto bisogno di usare le mani, ma in quest'ultima esperienza mi rendo conto che le parole a volte non bastano. L'interrogativo sull'efficacia e utilità resta!
Una legge contro la sculacciata mi sembra un pò eccessiva. Penso che ogni genitore con tale atto non voglia provocare dolore, e se non c'è l'intenzione di far male non penso sia necessario una regolamentazione, penso che il buon senso possa bastare!
Io non sono molto obiettiva, sull'argomento, perchè come forse sai sono figlia di un violento, e tutta la mia prima parte della vita è stata un vero incubo.
So che sono totalmente contraria alle botte, e anche alle sculacciate, a meno che non siano l'esempio di UNA volta, per ragioni veramente serie.
Faccio un esempio: mio marito non è mai stato picchiato in vita sua.
L'unica volta che ha preso delle sculacciate è stato quando, insieme al fratello, si è seduto sul davanzale della finestra mentre i genitori non guardavano... In quel caso la punizione è stata forte perchè doveva imprimere nella loro memoria una regola di sicurezza.
Ecco, così mi va bene.
Ma se la sculacciata (e anche l'urlo) diventano l'alibi per scaricare le proprie tensioni, allora non mi va più bene.
Anche io certe volte non ne posso più e mi sento davvero molto stanca. Ma quando mi succede cerco sempre di essere presente a me stessa e di respirare per bene, e piuttosto esco dalla stanza e mi incavolo da sola, perchè la gestione della rabbia è un problema del genitore, non del bambino.
Dico questo perchè non mi sento affatto perfetta, o supermamma o altre cavolate del genere... semplicemente cerco di trattenermi e di pensare sempre che sono di fronte a una bambina di due anni, che necessita di pazienza e spiegazioni, e non di gesti rabbiosi.
Sculacciate se ne danno troppe, troppissime. Io ne vedo in giro davvero molte.
Una volta al supermercato ho sentito una mamma che, dopo aver picchiato la figlia, le ha detto:
- Vedi cosa mi hai fatto fare?
No, non sono i bimbi che ci fanno urlare o sculacciare. I bimbi ci fanno stancare, ci esasperano, ci torturano... ma siamo noi che agiamo attivamente, quando li puniamo in questo modo.
Io cerco sempre di pensare, anche se non è affatto facile, a ciò che io non accetterei su di me.
Tu (impersonale) accetteresti una sculacciata da tua moglie per aver combinato un casino?
Io non tollererei che mio marito si comportasse così con me.
E quindi, in tutta coscienza, non mi sembra corretto farlo a Dafne solo perchè è piccina e non può opporsi.
Ripeto: sicuramente sono condizionata dal mio passato.
Ma mio marito, che ha avuto una vita felice, non è mai stato picchiato ed è una brava persona: quindi, prendendo ad esempio i miei suoceri, io so che in fondo è possibile educare anche senza sculacciare...
Questa è la mia opinione.
Quando mia figlia fa qualcosa che non deve, ritengo FONDAMENTALE farle capire dove sbaglia e perché, ed eventualmente metterla in punizione (ad esempio proibire un gioco o la tv).
Ma quando arrivano i capricci incontrollati o cattivi, allora una bella sculacciata ci vuole!
Non deve causare troppo dolore, non è quello il suo scopo, deve valere più l'offesa che le si reca, lo "schiaffo morale", chiamiamolo così.
Sono d'accordo con Slela, va bene il rimprovero, va bene la punizione, ma quando è necessario una sculacciata a mo di carezza non può che far bene.
Allora vi posto una situazione tipo che mi ritrovo spesso ad affrontare:
il nanetto di quasi 2 anni ha una sorellina di appena 4 mesi. Spesso e volentieri fa in modo di farle male, o di provarci se non si interviene in tempo. Cerca di spingerla, le da testate sul pancino, colpi sul viso con le mani, molto spesso anche con giochi, e se non è alla sua portata i giochi vengono proprio tirati su di lei. La maggior parte delle volte cerco di tenerla al sicuro, magari mettendola la sua sdraietta sul tavolo, ma come si può immaginare non posso sempre tenerla lontana da lui.
Ecco io sempre prima lo rimprovero, con NO decisi, facendogli capire che così le fa male, sono molto paziente e cerco comunque di usare sempre il dialogo, ma lui ci riprova, dopo averlo messo in punizione lui riparte all'attaco, lo sculaccione arriva se non smette ma non perchè io sono esasperata ma per impedirgli di fare veramente male. In questo caso come si fa? Voi come vi comportereste?
Se si potesse evitare sempre la sculacciata sarei la prima a non farlo, ma a volte è davvero difficile mettere un limite alla sua aggressività, è anche vero che agire con altre forme aggressive è controproducente.
Capisco anche che è una forma di gelosia e di attirare l'attenzione, ma non si può lasciarlo libero di sbagliare in questo modo.
Aspetto qualche opinione!
:)
Nei miei trent'anni ho ricevuto solo 2 "ceffoni": uno perchè, a quattro anni chiamai "stronzo" il mio cavallo-di-barbie. Non sapevo cosa significasse, ma la usai, e per ben due volte. Alla seconda mio papà mi diede una sberla che mi ricodo ancora. il secondo, non mi ricoredo bene, ma era una sculacciata data di fronte a tutti i miei amici. (età, 6 o 7 anni)
Sinceramente non sono contraria all'usa "proprio" della sculacciata: ritengo che una energica pacca sul sedere non sia un danno, ma uno strumento per fare capire un errore. L'abuso delle sculacciate, come di tante altre forme di punizione, è sicuramente dannoso; concordo con Slela, una sculacciata ci vuole con comportamenti capricciosi, o cattivi, o pericolosi.
Vanylla, lungi da me volerti dire come fare... Se vuoi, posso dare al massimo un parere spassionato.
Io credo che nel dare una sculacciata a un bimbo per fargli capire che non deve picchiare... ci sia una contraddizione che un bimbo così piccolo (a due anni è proprio piccolino...) non può comprendere.
Perchè mamma può darmi la sculacciata e io non posso picchiare la sorellina?
E' chiaro che un bimbo di due anni non ha assolutamente la capacità di capire che con la sua forza può fare veramente male alla sorellina, mentre noi abbiamo la capacità di moderare la nostra forza in modo che la sculacciata sia solo 'esemplare'.
Però in ogni caso gli stiamo dicendo di non fare una cosa... usando quella cosa.
Non so se mi sono spiegata bene...
Io credo che lui abbia solo una carica di energia da sfogare: tutti i bimbi, quando sono eccitati o stanchi o preoccupati, reagiscono in modo scoordinato.
Io cerco di usare sempre la tecnica dell'abbraccio contenitivo:
mentre stringo Dafne in un abbraccio forte, le dico che le voglio molto bene e che desidero che adesso si calmi.
Poi funziona.
In fondo loro ci chiedono 'solo' di essere al centro della nostra attenzione.
Magari passare dei momenti esclusivi con lui, da non dividere con la sorellina, lo farà di nuovo sentire, almeno per un attimo, il figlio unico che era fino a poco tempo fa.
Un abbraccio!
quante belle testimonianze! Vi ringrazio tutte per aver condiviso le vostre esperienze dirette coi vostri commenti, grazie davvero!!!
Ci vorrebbe un forum per valorizzare al meglio questo argomento, peccato su blogspot non ci sia la possibilità di crearne uno.
Luca
Ad oggi ho dato 2 sculacciate a mio figlio 2 anni e 8 mesi e me ne sono pentita, ero esasperata dai capricci e dalle urla.
il più delle volte cerco di essere paziente, di parlargli, dopo aver spiegato se è un capriccio lo ignoro, in altri casi a seconda della situazione passo all'angolo del capricci, insomma confesso che uso i consigli di SOS tata :).
Detto ciò credo che in situazioni estreme (ma estreme, come racconta mammafelice di suo marito o mammainbluejeans) un ceffone/sculaccione ci possa stare.
Però una legge mi pare assolutamente eccessiva...
Grazie mammafelice per la tua risposta.
Purtroppo io mi trovo in una situazione un pò scomoda, io sono la baby sitter, e mi ritrovo a dover assumere certi comportamenti che non sono miei, vedi sculacciata. Come dicevo quando sono i genitori a metterle in pratica, nell'immediato provocano l'effetto desiderato, cioè evitano che lui continui a torturare la sorellina, quelle poche volte che ci ho provato io non serve a nulla, anzi lui mi restituisce il colpo. Trovo quindi inutile assumere un comportamento che non è mio, solo per seguire il comportamento dei genitori, provocare rabbia e comportamenti nel bambino che non è il caso di esasperare con questo metodo. Infatti ho deciso che da oggi farò a modo mio. Stamattina stesso ho riprovato con lo sguardo, guardarlo negli occhi, assumere un'espressione seria e ferma e spiegargli con calma che certe cose non si fanno. Oggi ha funzionato, spero sia sempre così. Anche se la presenza di altre persone mi mette un pò in crisi, mi sento a volte giudicata "poco decisa" se non riesco a dare uno sculaccione.
Credo anche io che "la violenza" non si "curi" con ulteriore violenza!
Mha speriamo che la mia missione porti da qualche parte!
:)
Sberla, alzata di voce, sculaccione volante, NO deciso, pedata, ricompensa facile, scappellotto, regole ripetute più di 3 volte, scapaccione, lancio di oggetti, urlaccio, colpo con la scopa, dialogo insistente, sganassone, punizioni privative (togliere un giocattolo o la tv) e costrittive (costringerlo a fare qualcosa o rimediare a un danno) castighi (impedirgli di uscire) sono tutti provvedimenti sbagliati e spesso producono l'effetto contrario.
Un bambino fino ai 3 anni si educata solo con la pazienza. Dai 3 anni in poi, fino a quando non avrà imparato a osservare le regole solo grazie al dialogo, va educato anche con i premi e le sculacciate. Le sculacciate devono essere quelle all'americana, cioè abbastanza numerose e abbastanza brucianti, sul sederino nudo e tenendo il figlio prono sulle proprie ginocchia. La sgridata deve essere pacata e autorevole.
Quelli che sostengono che le sculacciate siano una violenza, sono i soliti "so tutto io che ho studiato e ho il supporto della scienza", oppure quei pochi che hanno figli perfetti con cui basta sempre il dialogo. Ma i fatti dimostrano che con il 99% dei bambini i moderni metodi scientifici non solo non funzionano, ma sono forieri di violenza e trasgressione, mentre chi invece viene sculacciato secondo la citata procedura cresce sano e sereno.
Approvo le campagne contro i maltrattamenti, ovviamente. Però, secondo me, sono inutili le crociate anti-sculacciate. Credo che invece di proibire per le legge le sculacciate, bisognerebbe semplicemente insegnare alle mamme e ai papà ad applicarle correttamente. Lo so che è più facile dirlo che farlo, ma se nessuno ci prova mai è perfino inutile stare qui a discuterne.
In ogni caso il concetto "come non sculaccio mia/o moglie/marito è giusto che non lo faccia a mio/a figlio/a" è senza senso dato che per ogni età sono necessarie punizioni logiche in funzione dell'età. Non si può dare una multa o il carcere a un bambino, come non si può sculacciare un adulto.
I miei genitori mi hanno sculacciato sempre come ho spiegato, dai 3 agli 8 anni circa, e hanno fatto molto bene, infatti non sono mai stato recidivo e dopo la seduta forse gli volevo anche più bene di prima. Inoltre sono sempre stato il più bravo a scuola sebbene fossi l'unico che veniva sculacciato, sarà un caso?
Buona serata a tutti
Goku
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