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mercoledì 18 febbraio 2009

Co-sleeping: dormire tutti insieme appassionatamente

Cos'e' il co-sleeping?

Semplificando al massimo, potremmo definire il co-sleeping come il dormire insieme di genitori e bambino.
Ho letto diverse testimonianze di genitori blogger che esprimevano la loro opinione su questa situazione e mi sono anche documentato sul web trovando pareri molto discordanti tra loro, senza che vi sia effettivamente una presa di posizione chiara e ben delineata da parte della medicina su questo abitudine.

Chi e' favorevole al co-sleeping pone diverse motivazioni all'utilizzo di questa pratica.
Innanzitutto la comodita' nei primi mesi di vita quando il bimbo deve mangiare diverse volte anche di notte.
Tenerlo con se' nel letto aiuta la madre ad evitare di alzarsi dal letto per andare a prelevare il bimbo dalla sua culla e quindi successivamente andarvelo a riporre nuovamente.

Altra motivazione in favore del co-sleeping e' il gesto di affetto che e' insito nel gesto del dormire insieme col proprio bimbo.
Si forgia con il bimbo un legame forte che continua anche nelle ore notturne, creando una unione molto salda tra genitori e bambino.
Alcune ricerche poi hanno dimostrato che a beneficiarne e' anche il fisico del bambino, in quanto il battito cardiaco dei bambini che praticano co-sleeping sarebbe risultato piu' regolare di quello dei bambini che dormono da soli.

Si ridurrebbero inoltre gli incubi notturni e le paure cui tutti i bimbi sono prima o poi affetti.

Di contro, chi non vede di buon occhio il co-sleeping spiega che il tenere il proprio bimbo a dormire con se' nel lettone renderebbe successivamente problematico il distacco da questa abitudine (questo in realta' succede per qualsiasi abitudine o "vizio" si dia ai propri figli).
Il bambino infatti soffrirebbe per via di questo distacco, sentendosi alienato dai propri genitori, allontanato da loro.

I detrattori del co-sleeping inoltre sottolineano anche la mancanza di intimita' dei genitori, la quale nei primi mesi di vita del bambino e' gia' di per se' molto penalizzata.
In verita' i genitori la proprio intimita' la potrebbero trovare anche al di fuori di quei momenti, comunque la motivazione e' valida ed ha il suo senso di verita'.

Un discorso a parte credo meriti il legamo tra co-sleeping e la SIDS, ovvero la sindrome della morte improvvisa del lattante.

Qui infatti ho trovato motivazioni in entrambi i sensi: chi e' favorevole al co-sleeping sostiene infatti che la SIDS sarebbe prevenuta poiche' la vicinanza della madre aiuterebbe i bambini a non cadere in un sonno troppo profondo e quindi allontanerebbe il rischio di una morte improvvisa.
I contrari invece ritengono il co-sleeping molto pericoloso in quanto i bambini potrebbero essere soffocati dal peso del corpo di uno dei genitori, nel caso questi accidentalmente si muovesse nel sonno e finisse sopra il corpo del loro figlio.

Entrambe le motivazioni mi sembrano plausibili anche se non penso che si possa ridurre il dibattito sul co-sleeping al suo legame con la SIDS.

La nostra esperienza personale di genitori ci ha portato a praticare il co-sleeping saltuarialmente.
In diverse occasioni e' stato comodo tenere la nostra primogenita nel lettone con noi quando questa mangiava ancora durante la notte mentre con le gemelle questo non e' stato possibile per ragioni logistiche, non potendo noi permetterci un letto di 3 metri come Angelina Jolie e Brad Pitt. :D

In linea di massima abbiamo preferito insegnare alle nostre bimbe a dormire nei loro lettini.
Inizialmente le culle rimanevano nella nostra camera da letto, quindi abbiamo praticato un co-sleeping "spurio", successivamente quando sono cresciute e l'epoca delle culle e' finita, sono andate a dormire nei loro lettini piazzati nella loro cameretta.

Personalmente condivido il saggio approccio di Umberto Veronesi.
Il co-sleeping e' una pratica che non va imposta ma che va vissuta con naturalezza, con spontaneita'.
Chi si sente di praticarla si deve sentire libero di far cio', chi invece nutre dei dubbi in proposito non deve forzare le proprie abitudini solo per entrare a far parte della schiera di chi pratica il co-sleeping.

Insomma, come spesso accade, in medium stat virtus.

Voi che ne pensate?

Qualche sito utile per approfondire l'argomento del co-sleeping:

- co-sleeping, il sonno condiviso
- il sonno condiviso dal punto di vista antropologico
- co-sleeping su Patatoni.com
- co-sleeping: bambini che dormono nel lettone

12 commenti:

Daddy SuperMaxiEroe ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daddy SuperMaxiEroe ha detto...

Perfettamente d'accordo con te!!
Noi non abbiamo praticato il Co-sleeping se non quando Scritch ha la febbre o sta male. Così, per Scritch, il poter dormire con noi è un evento che lo rende felice, ma il dormire da solo non gli fa ne caldo, ne freddo. Ma questa è solo la nostra situazione...
Ognungo faccia come meglio crede e si sente di fare. Senza colpe....

Anonimo ha detto...

noi come voi abbiamo un primogenito e due gemelli
Il primogenito ha PRETESO il co-sleeping per un sacco di tempo e noi eravamo sostanzialmente troppo stanchi per opporci. Ma io l'ho vissuta appunto come un'imposizione e non sempre come un piacere (tra l'altro aggiungo ai rischi del co-sleeping la caduta accidentale dal lettone!). Con i gemelli abbiamo fatto di necessità virtù: per i primi mesi li abbiamo tenuti in camera (dove alla fine dormivamo in 5!) ma in un loro lettino (loro due facevano co-sleeping!), poi li abbiamo spostati nella loro cameretta, cercando al contempo di spostare anche il grande, che però ha "ceduto" soltanto quando ha poi avuto circa 4-5 anni e il letto a castello.
Ora sono meno rigida rispetto al co-sleeping, e quando uno di loro sta male o ha fatto un brutto sogno viene accolto volentieri nel lettone, però sono eccezioni, non la regola.

ღ Sara ღ ha detto...

secondo me è bellisssimo!!!!!!!!!! ma ovviamente senza esagerare!!! bacini e buona giornata!

beba ha detto...

Il mio primo bambino si addormentava serenamente nel suo lettino bastava stare con lui fino a che non crollava mentre da solo si tirava il carillon. Veniva nel lettone quando stava male o, a volte, si addormentava chiedendo lui stesso prima di corllare se poi lo portavamo nel suo lettino.
Evidentemente per lui stesso era scomodo.
Questo prima dell'arrivo del fratellino laddove insorgendo un pizzico di gelosia si è posizionato nel centro del nostro letto.
Ti dirò all'inizio mi marito non era molto favorevole lui che ha dormito tutta la sua infanzia con i genitori.
ora come ora lo viviamo talmente serenamente che è lui stesso a cercarlo a volerlo tra di noi.
il problema è che in quattro si sta un po' strettini e le ossa prima o poi mi chiederanno i danni!

MAMMA AL QUADRATO ha detto...

Anche i nostri dormono nel lettone solo saltuariamente e per ovvi motivi mai insieme. In genere capita quando uno dei due si sveglia molto presto, mettendolo a letto con noi riusciamo a tirare un orario decente. Quando non stanno bene è capitato che prendessero sonno lì ma poi li trasferiamo non loro lettino per dormire meglio tutti.
Va detto che i pisolini che fanno con il papà nel lettone sono i più lunghi in assoluto.
Insomma sono assolutamente a favore ma con la giusta moderazione.

Alessandra ha detto...

A me dove dormono non interessa, basta che DORMANO...e cio' non avviene per motivi di sonnambulismo e pavor...mannaggia!

Anonimo ha detto...

Mai dormito con la Nana nel lettone...io l'ho sbattuta nella sua camera a 15 gg di vita, sono una madre degenere...ma d'altra parte se dormiamo nella stessa stanza io non riposo bene (mi sveglio a ogni minimo cambio di respiro...).
Sinceramente non sono d'accordo sul fatto che il cosleeping fa creare un legame più forte...comunque, ovviamente, ognuno fa come crede meglio

Anonimo ha detto...

Io, a secondo dei figli, dei momenti e dei periodi! ;-)

C'erano momenti di super affollamento, sera con film (sapendo che loro avrebbero mollato ben prima della fine!
Sere con preghiere, racconto e ninna nanna, uno a destra, l'altra a sinistra e la piccola, piccola sulla pancia!
Mattine di domenica, dove il lettone era loro e del papà!

Poi, transumanze da una stanza all'altra di uno alla volta a secondo dei sogni!

Ricordo l'ultima, che allattavo nel letto, io mi addormentavo, durante la poppata dal secondo seno, e mi risvegliavo con lei che reclamava il latte . . . dopo 3 ore! :-)

Io sono favorevole, con grano salis! Anche adesso,come zia con i nipoti più piccoli, n po' di coccole non fanno male!!!

Ciao, R

Giulia e tribù ha detto...

credo che sia successo veramente pochissime volte che una o l'altra delle gemelle abbiano dormito con noi, per esempio Carolina non vuole proprio, a volte la sera leggo loro qualche favola o giochiamo un po' sul lettone ma quando cominciano la cascaggini lei chiede di essere portata in camerina...Carlotta sarebbe più favorevole a volte capita che la mattina presto si senta uno scalpiccìo e lo scricciolo impigiamato si arrampichi sul nostro talamo ma è raro...e per non creare differenze cerchiamo di convincere anche lei a stare nella sua stanza con la sorella.
Io personalmente credo sia meglio così ma ovviamente dipende da famiglia a famiglia!!

Anonimo ha detto...

Ciao, bello il post, riassume molto bene quello che si dice del co-sleeping nel bene e nel male. Io sono favorevole e l'ho praticato spesso con il mio bimbo, dal periodo dell'allattamento ad ancora oggi (2 anni e mezzo) ma in maniera saltuaria.
Lo vedo come una "pratica" molto naturale e senza controindicazioni. E in molti paesi del mondo avviene e non è nemmeno una scelta.
Ora che arriva il secondo bimbo non so bene come possa essere il co-sleeping in 4 e se ci sono rischi che il primo bimbo schiacci il nuovo arrivato...

Unknown ha detto...

dai commenti vedo che anche tra i lettori del blog sono diverse le esperienze: chi l'ha sperimentato, chi no, chi ne è favorevole, chi un pò meno.
Alla fine credo proprio che la verità sia quella di non imporsi nulla, ma di vivere questa esperienza con spontaneità, senza forzature.
E senza criticare chi non la pensa come noi :-)))