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mercoledì 13 maggio 2009

I bambini e la televisione


Confesso che mentre leggevo l'articolo pubblicato su Repubblica.it riguardante il rapporto tra i bambini e la televisione mi son sentito chiamato in causa in prima persona e mentre scorrevo le righe ho pensato piu' volte a come gestiamo noi in famiglia il rapporto tra la TV e le nostre figlie, in particolare la piu' grande, la nostra principessa.

L'articolo di Repubblica.it prende spunto da un fatto di cronaca terribile, una tragedia accaduta 13 anni fa in un paese del parmense, Noceto.
David, un bambino di 12 anni si impicco' per gioco dopo aver assistito ad una esecuzione capitale trasmessa in TV.
La sua intenzione era quella di riprodurre cio' che la televisione gli aveva mostrato, purtroppo il gioco si trasformo' nella piu' atroce delle tragedie.

Il paese si mobilito' contro quell'assurda morte e decise di dar vita alla settimana della creativita', una settimana durante la quale viene proposto alla cittadinanza di spegnere la televisione per dedicare il proprio tempo ad altre attivita', con particolare riguarda al coinvolgimento dei piu' piccoli.
Da allora il mese di maggio vede coinvolti circa 1200 bambini di Noceto in iniziative volte a rimuovere il ruolo di babysitter assegnato da molte famiglie alla televisione.

L'articolo riporta i dettagli di come viene articolata questa settimana: lo slogan "Spegni la tv, accendi la fantasia" descrive molto bene lo spirito di questa bellissima iniziativa poiche' durante la settimana della creativita' l'attenzione dei bambini (e non solo) viene spostata su una moltitudine di iniziative che spaziano dai corsi di teatro ai laboratori di pittura, dal recupero di vecchi giochi allo sport, proseguendo con cineforum, serate di riflessione, e tantissime altre iniziative.

L'obiettivo e' quello di ravvivare la fantasia e la creativita' che ogni bambino ha insite dentro di se', di stimolare i bambini a non essere soggetti passivi ma attivi nei processi di creazione, di dialogo, di gioco.

Non si vuole demonizzare la TV ma semmai darle il ruolo che piu' le confa che non e' sicuramente quello della miglior compagna per i bambini.
La TV puo' essere un mezzo di informazione, di svago, di apprendimento, anche di compagnia, ma i tempi devono essere quelli giusti.

Un bambino che passa diverse ore ogni giorno a guardare i programmi televisivi perde in creativita', impoverisce il proprio linguaggio uniformandolo a quello propinatogli dalla televisione, non matura il proprio senso di appartenenza ad un gruppo ed al rispetto delle regole che l'appartenenza comporta ma piuttosto cresce come individuo a se' stante.

Mi ha colpito molto un passaggio nel quale viene riportato come una massiccia dose di TV giornaliera penalizzi la capacita' di concentrazione dei bambini.
I bambini vengono sottoposti ad un bombardamento di immagini colorate e suoni ed in questo modo si rendono passivi a tutti i segnali inviati dal piccolo schermo.
La capacita' di concentrarsi per ottenere un risultato nello studio diventa sempre piu' difficile perche' il bambino non riesce piu' ad esercitare un ruolo attivo, risulta molto piu' facile abbandonarsi davanti ad uno schermo e spegnere il cervello piuttosto che impegnarsi a studiare.

I consigli che vengono dati sono quelli di ridurre al minimo la visione della TV ai nostri bambini (1 ora nell'arco dell'intera giornata) e di fare in modo che vi sia sempre un'adulto presente per poter rispondere alle domande che la visione del programma suscita nel bambino.
E' fondamentale che il bambino venga aiutato a capire cosa e' reale e cosa invece non lo e' onde evitare la tragedia occorsa al piccolo David.

Qualche mese addietro avevo scritto un'altro post sull'argomento bambini e TV con un decalogo per il corretto utilizzo della TV, lo riporto perche' penso che possa essere utile a tutti.

4 commenti:

Carpina ha detto...

Rapporto tra tv e il nostro bimbo: principale fonte di discussioni tra me e mio marito.
Io, la tengo spenta 24h su 24 (il nostro bimbo ha solo 2anni e 2mesi!) salvo DVD di baby einstein, barbapapà o teletubbies.

Mio marito, la tiene accesa poco (lo ammetto) ma non nota l'interesse del mio cucciolo (che invece a me preoccupa), o, se lo nota, lo minimizza dicendo che 'dai, che vuoi che sia? non la guarda mai' e cose così..

Infatti gli ho subito inoltrato il link e del tuo post, e dell'articolo di repubblica.it, e ne è rimasto scioccato (come me d'altronde)..
Molto interessante davvero, grazie.

mammafelice ha detto...

Il mio problema è che a me la TV piace... non la guardo, perchè sono in un'altra stanza, ma la ascolto come fosse una radio.
Forse è solo che mi tiene compagnia...

Unknown ha detto...

x Carpina: mi fa piacere leggere che l'articolo vi sia tornato utile.

x mammafelice: ti capisco bene, anche da noi a volta funziona cosi'

mirko ha detto...

ma, io credo che come sempre la verità sta nel mezzo, ne troppo poco ne troppo tanto, che ci debba essere un limite a tutto, e che noi come genitori dobbiamo sapere dare ai nostri figli.........
eppoi, noi da bambini quanta tv guardavamo, e come siamo cresciuti????????????