Da alcuni giorni leggo notizie incredibili, migliaia di famiglie che hanno fatto domanda di iscrizione all'asilo nido per il proprio figlio e che purtroppo non sono state accettate.
Migliaia solo in alcune città, anche grandi, moderne ed evolute come Milano dove circa 1000 bimbi non trovano posto negli asili nido comunali (non me ne vogliano gli abitanti delle altre città, è solo un'esempio).
Ancora una volta il Sud sembra essere l'area più penalizzata, quella dove avere tra gli 0 ed i 3 anni può essere un difetto, una sfortuna.
Perchè se da un lato mancano posti nelle strutture pubbliche, dall'altro in alcune città addirittura vengono chiuse quelle poche strutture che l'anno prima ancora accoglievano i bambini.
Entrare in un'asilo nido comunale insomma è una sorta di miraggio, di privilegio, quasi come vincere un mini-enalotto.
Noi non ci avvaliamo di queste strutture per le nostre piccine, ma ugualmente mi chiedo: ma con tutti i problemi di disoccupazione che ci sono, creare nuovi asili nido non significherebbe creare anche nuovi posti di lavoro?
Perchè allora non incentivare i privati (ma anche le strutture pubbliche) con forme di sostegno economiche affinchè nuovi asili nido vengano aperti un pò su tutto il territorio nazionale?
Oppure queste forme di incentivazione già esistono ma sono io che non conosco abbastanza bene la materia in oggetto?
Il dilemma resta...
First blog post
8 anni fa
7 commenti:
Abito ad Altamura (Bari) e qui gli asili nido comunali non hanno problemi, semplicemente NON ESISTONO.
Ce ne sono solo di privati, e neppure super affollati, perchè in verità non è rara la mamma-casalinga (e parlo anche di giovani e giovanissime), oppure le nonne-baby sitter.
Poi si chiedono come mai non si facciano più tanti figli...
già, hai proprio ragione!
ciao!
ho un nano di 14 mesi e tra dieci giorni iniziamo il mitico inserimento. Perchè io appartengo alla categoria "fortunelle" che ha avuto il posto al nido pubblico. A Bari ci sono 5 nido pubblici e circa 40 privati. Una maestra mi ha detto che quest'anno sono stata fortunata, perchè un asilo non ha preso bimbi dell'età di davi (!!!!!!!). Mi chiedo come avremmo fatto, altrimanti.
Le ho chiesto la stessa cosa che hai scritto tu: MA PERCHE' NON NE APRONO DI NUOVI?
e lei ha messo su una faccia del tipo: perchè è molto più facile sfruttare una maestra o una pedagogista o quello che è al privato che non al pubblico. Perchè è sempre e solo un discorso di soldi. perchè se noi mamme abbiamo bisogno di aiuto "ma chi te lo ha detto di fare un figlio?" e questo omprende anche la carenza assenza di asili nido.
PS: bello il blog! se vorrai fare una capatina sul mio mi farebbe molto piacere!
nono nn ti sei perso nulla...
ne ho scritto qui
http://ilnidodiale.blogspot.com/search/label/Le%20mie%20riflessioni
che dire. . . gli asili nido costano ma al comune nn danno introiti ma solo spese, lo so perchè lavoro (forse devo dire lavoravo) in un nido comunale che risparmiare appalta una sezione ad una coop che costa meno, io educatrice di una coop costo circa quattrocento euro in meno di una comunale pur facendo le stesse cose...
io spero prima o poi di aprirne uno mio...ma nn ci sn incentivi in materia nono!
I gemelli con entrambe i genitori che lavorano entrano in graduatoria subito, con il punteggio più alto (o almeno da noi funziona così). E almeno questa è una gran fortuna. Oltre alla mancanza di posti, va detto che le rette sono scandalose. Nei comunali le fasce di reddito sono così sproporzionate che è impossibile non rientrare in quelle più alte. Delle rette dei privati poi non ne parliamo neanche...
essi m2 sono scandalose...e purtroppo è difficile riuscire ad abbassare i costi...per abbassarli bisogna fare come certe strutture private vergognose che alle educatrici fanno anche fare le cuoche , che danno prodotti scadenti ecc...
se pensi solo al fatto che ogni giorno il cibo deve essere fatto fresco, nn puoi conservare nulla in frigo...se nn per uso del personale (e quindi in un altro frigo).
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